Salvo Incardona – Stati d’Animo
Spesso rendono più forti le assenze piuttosto che le presenze.
Spesso rendono più forti le assenze piuttosto che le presenze.
La passione che mi accomuna alla vita e la forza di decorare i momenti più oscuri di certe giornate.
Ci frega l’approdo. Ci frega considerare “le cose” immutabili come se incorressimo nel rischio di mostrarci fragili, incoerenti, qualora volessimo virare ad ogni giro di boa. L’immagine del rischio è una pietra che cade a picco sul mare, imprevisto ed improvviso e lo scorrere della mutevolezza l’essenza mentale che aleggia sopra. Non mi piace il fisso. Non mi piace il “sempre uguale a se stesso” perché c’è chi se lo aspetta. La mia testa e le mie emozioni corrono troppo veloci perché possano essere aspettate e non c’è un essere talmente sprezzante da farsi venire l’affanno per starci dietro.
Avrei voluto che amare fosse come quando sorge l’aurora in primavera… tutto prende forma e dimensione più limpida, trova colori, respira raggi sinceri, ode canti di vita, e si prepara a far sorridere di tepore anche l’ombra tra alberi severi.
La talassoterapia funziona davvero, il mare mi ha fatto uscire dal tunnel della quotidianità, mi ha guarito dalla sindrome da consuetudine, donando linfa a tutti i sensi.
Ci sono stati dei momenti in cui non mi sentivo per niente bene, fuori posto, fuori tempo e fuori da tutto. Ci sono stati dei momenti in cui credevo di bastarmi! Ripetevo è difficile farsi capire ormai, è difficile trovare persone vere, disposte ad ascoltarti, Invece mi sbagliavo.
Subisco black out mentali, una specie di ibernazione dove non accade nulla. Poi, all’improvviso, mi ritrovo davanti ad uno specchio invecchiato di dieci anni. Dove cazzo sono stato tutto questo tempo?