Samantha Avvelenata – Sogno
C’è chi passa il proprio tempo a sognare, chi a tentare di realizzare il suo sogno. E poi ci sono io, che lo passo a raccogliere i cocci di quei sogni andati in frantumi.
C’è chi passa il proprio tempo a sognare, chi a tentare di realizzare il suo sogno. E poi ci sono io, che lo passo a raccogliere i cocci di quei sogni andati in frantumi.
E poi te ne accorgi che i cassetti non bastano a tenere i tuoi sogni e il tuo cuore è troppo piccolo per contenere le tue emozioni.
La vita è un rincorrere sogni evanescenti, ma senza di essi sarebbe un vuoto d’anima.
Chiamiamo nostalgia quella sensazione indefinibile che ci porta a credere di sentire la mancanza di un luogo, una situazione o una persona. Che, comunque, non sono mai come noi li ricordiamo, immaginiamo, sogniamo a tutt’oggi. La lontananza tende a sbiadire i ricordi ma anche a migliorarli. Purtroppo. Facendoci correre il rischio di incorrere in cocenti delusioni nel caso ci si trovasse a viverli di nuovo. Nell’eventualità non ci resterà che fare mea culpa. Oppure prendercela con la nostra parte razionale, che avrà deciso di entrare in sciopero proprio in quel momento.
Ci sono sogni e desideri in fondo al cuore, segreti da mantenere, ricordi da custodire, persone da ricordare, e ferite da sopportare.
Ci chiudiamo a chiave nel cassetto mentre i nostri sogni si buttano nel’abisso.
I miei sogni sono contro natura. Sono come un’aquila che vuole correre come un ghepardo.