Sara Brillanti – Ateismo
Perché essere credenti per definirsi esseri viventi?
Perché essere credenti per definirsi esseri viventi?
La mente umana pone limiti alla conoscenza del confine dell’amore.
La Bibbia dice, “Ama il prossimo tuo”. Potrebbe anche voler dire lascialo in pace.
Non può essere, non si può vivere al buio.
A me non piace la definizione di “ateo” perché ad affibbiarmela sono coloro che credono in Dio e guardano il mondo esclusivamente dal loro punto di vista, dividendolo in quanti credono o non credono. In questa etichettatura c’è tutta la prepotenza del loro schema mentale, che fa della loro fede la discriminante tra gli uomini.
L’impero patologico della pulsione di morte si cura […] con un lavoro filosofico su di sé. Un’introspezione ben condotta ottiene che arretrino i sogni e i deliri di cui si nutrono gli dèi. L’ateismo non è una terapia, ma una salute mentale recuperata.
Vivere sperando di morire è come partecipare a una maratona dove sai che camminerai soltanto.