Sara Brillanti – Frasi d’Amore
Oltre l’immaginabile sei l’infinito in un secondo.
Oltre l’immaginabile sei l’infinito in un secondo.
Non ricordarmi se il mio ricordo è solo un momento di un tempo passato, ricordami solo se di quel momento ne conservi anche un solo e flebile sussulto.
Andrò a piedi nudi in questa valle, sentirò la vita che sboccia, l’erba bagnata del prato accarezzerà i miei piedi.Il ruscello mi canterà un inno alla vita, cercherò il tuo volto tra le nuvole, ascolterò la tua voce dal canto degli uccelli.Il vento mi suggerirà le parole da dire, quando t’incontrerò.
Se l’amore, nomade benedetto, è tuo ospite, tienilo caro.
Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre,…
Pensarti di notte è come sognarti…sognarti è come avere il desiderio di averti…averti sarebbe la cosa più bella che mi potesse capitare.
È questo l’amore? È così? Le cose che vanno a posto da sole. Per incanto. Un puzzle di un miliardo di tessere che un attimo prima è un mucchio enorme di pezzi di cartone grigi da una parte e colorati dall’altra, una promessa impossibile da mantenere di forme e di colori. E un attimo dopo un castello incantato in una foresta, o una barriera corallina piena di pesci di tutte le forme e di tutti i colori. E ti chiedi come mai non l’hai mai visto prima, che i pezzi si incastravano così bene. Come hai fatto a non vedere in quel mucchio di pezzi il puzzle finito. E non è costato fatica. Ma allora perché succede così di rado? E allora anche toccarsi, baciarsi diventano la cosa più semplice e naturale del mondo. Sembra quasi che le mani sappiano da sole dove andare. Le tue e le sue. Non c’è bisogno di guidarle. Allora è così essere innamorati. È il mondo che gira in perfetta armonia con te. È essere seduto al bar con il sole che ti scalda ma non troppo, e vedere che tutto, tutto, ma proprio tutto, le persone nella piazza, le nuvole nel cielo, gli sbuffi di vento, i colombi che becchettano, le formiche che trasportano le briciole sono al posto giusto. Che anche quella pietruzza incastrata tra un cubetto di porfido e l’altro deve essere proprio lì e non in un altro posto. È così semplice. E così difficile.