Sara Brillanti – Religione
Pregano chiedendo una grazia e fingono chiedendo perdono. Gli danno merito quando vincono, si confessano quando mentono. È matematica, è legge, è l’essere credente di tanti.
Pregano chiedendo una grazia e fingono chiedendo perdono. Gli danno merito quando vincono, si confessano quando mentono. È matematica, è legge, è l’essere credente di tanti.
Dove lo Stato è confessionale e la Chiesa è politica la libertà è impossibile.
Scusate ma… Dio è la luce, l’essere supremo, perfetto e quant’altro. Noi? Da dove come e quando siamo saltati fuori? Non mi pare che sia stato Dio.
Per ben lunghi 27 anni l’essere un fervente credente ha prodotto in me un radicale ateismo.
Quando si pensa a un ente come alla più alta realtà senza alcun difetto “rimane sempre la questione se esso esista oppure no. “Chi ha parlato di Dio” ha parlato di un oggetto, che sta completamente al di fuori della sfera del nostro intelletto. Tutti gli sforzi impiegati intorno alla tanto famosa dimostrazione ontologica dell’esistenza di un ente supremo, dimostrazione tratta da concetti, sono sprecati. E un uomo, partendo da semplici idee, potrebbe tanto poco arricchirsi di conoscenza, quanto un mercante potrebbe arricchire il suo patrimonio, nel caso che, per migliorare il suo stato, volesse aggiungere alcuni zeri al suo fondo di cassa.
Più vogliamo apparire agli occhi degli uomini, più scompariremo dalla vista di Dio.
Il serpente non si potrà mai ribellare contro il serpente.