Sara Brillanti – Stati d’Animo
Agli specchi mi rivolto, al pensiero di un cervello mi distolgo. Se mi amassi un terzo di quanto mi odio mi chiedo solo come sarei.
Agli specchi mi rivolto, al pensiero di un cervello mi distolgo. Se mi amassi un terzo di quanto mi odio mi chiedo solo come sarei.
Ho sempre cercato qualcosa in cui credere. Anche quando credere è stata solo una sconfitta. Ho sempre aperto il cuore a nuove speranze, anche quando “le speranze” sembravano vane. Ho sempre creduto e saputo che se hai qualcosa per cui combattere, il domani non ti sembrerà insignificante e scialbo, ma acquisterà nuovo volto e nuova identità; perché nulla sarà vano… e l’impossibile non resterà indifferente alla volontà di non mollare. Diventerà a sua volta (coraggio) che tapperà le falle della vita.
La tristezza piange nell’anima, il dolore del cuore.
Nella testa ho le delusioni di oggi, nel cuore le speranze di domani.
Quando mi sono sentito perso, ho provato ad appoggiarmi a chi diceva di essermi amico, erano molti. Purtroppo quelli che hanno saputo sostenermi e starmi vicino non hanno completato le dita di una mano.
Alcune cose si sentono, si avvertono in quei piccoli particolari che vorremmo non sentire, non vedere, ma che ci sono.
Non si appartiene a nessuno, apparteniamo solo a noi stessi. Ricordiamocelo quando per troppo amore, per troppa generosità e bontà ci dimentichiamo quasi che esistiamo. Quando per gli altri ci mettiamo da parte, senza renderci conto che il tempo scorre e noi restiamo li a prenderci cura di qualcuno che non si preoccupa nemmeno di dirci: “Ehi, ma tu, hai bisogno”? Ricordiamocelo.