Sara Brillanti – Vita
Puoi essere la vita in un minuto e la morte in un secondo. La prima nasce lentamente, la seconda rende polvere in un attimo.
Puoi essere la vita in un minuto e la morte in un secondo. La prima nasce lentamente, la seconda rende polvere in un attimo.
I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
Il tempo della morte è parte della vita: ripete il proprio carattere di Dignità.
Accendi una luce al buio della disperazione. Fallo con un sogno.
Fotografiamo la vita per vedere ciò che i nostri occhi distrattamente non vedono.
Non pretendo niente da nessuno, ma non voglio neanche che nessuno pretenda da me, quello che dò è per volere mio e quello che ricevo per me è un grande dono, ci sono troppe pretese in questa vita per questo esistono le delusioni.
Il tempo è ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno, ma, ahimè, ne facciamo l’uso peggiore.
I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
Il tempo della morte è parte della vita: ripete il proprio carattere di Dignità.
Accendi una luce al buio della disperazione. Fallo con un sogno.
Fotografiamo la vita per vedere ciò che i nostri occhi distrattamente non vedono.
Non pretendo niente da nessuno, ma non voglio neanche che nessuno pretenda da me, quello che dò è per volere mio e quello che ricevo per me è un grande dono, ci sono troppe pretese in questa vita per questo esistono le delusioni.
Il tempo è ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno, ma, ahimè, ne facciamo l’uso peggiore.
I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
Il tempo della morte è parte della vita: ripete il proprio carattere di Dignità.
Accendi una luce al buio della disperazione. Fallo con un sogno.
Fotografiamo la vita per vedere ciò che i nostri occhi distrattamente non vedono.
Non pretendo niente da nessuno, ma non voglio neanche che nessuno pretenda da me, quello che dò è per volere mio e quello che ricevo per me è un grande dono, ci sono troppe pretese in questa vita per questo esistono le delusioni.
Il tempo è ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno, ma, ahimè, ne facciamo l’uso peggiore.