Sasà Marotta – Frasi Sagge
Fumavo e nel mio silenzioso oblio guardavo quelle spire grigiastre, leggere e voluttuose, salire nel nulla… nutrendo desideri e sentimenti non ancora sopiti.
Fumavo e nel mio silenzioso oblio guardavo quelle spire grigiastre, leggere e voluttuose, salire nel nulla… nutrendo desideri e sentimenti non ancora sopiti.
Nel grigio il pessimista vede solo grigio. L’ottimista l’opportunità per far risaltare i colori.
La vita ti propone solo sfide che riuscirai a superare, ma se rifiuti prima ancora di provare rischi di fallire.
Quando in un determinato campo ritengono saggio il mio comportamento, scopro quanto esso sia inadeguato o approssimativo in altre circostanze. Vivo la saggezza come una conquista parziale.
Mi chiedo se sia più vigliacca, ora che non pesto i piedi per un capriccio. Ora che non assecondo più i miei sogni, la mia incoscienza. Mi sento vigliacca, io che ho percorso migliaia di chilometri per non morire dietro la monotonia. Per non annullarmi, per non perdere la mia identità ho lottato con tutte le mie forze. Ora non so, se sono più vigliacca o esausta. Come quei vecchi che assorbono l’indifferenza di una panchina sotto il sole d’agosto. Come quei randagi insultati dalla pietà immobile di qualche carezza. Come quei bimbi mai nati, o abbandonati al tempo della vergogna e dell’egoismo. Così non so se aspettare sia più vigliacco di una cieca scommessa. Accanto a me le pacifiche fusa di chi si affida al cuore… Vigliacca che sono, ad attendere il domani. A non pretenderlo. Ma in fondo, attendo ancora l’oggi…
Non preoccuparti del futuro, ma cerca soltanto di posarti bene, adesso in questo odierno.
La saggezza non si può tramandare a parole, ma semplicemente guardando nel silenzio, gli occhi di chi la sta percependo.
Nel grigio il pessimista vede solo grigio. L’ottimista l’opportunità per far risaltare i colori.
La vita ti propone solo sfide che riuscirai a superare, ma se rifiuti prima ancora di provare rischi di fallire.
Quando in un determinato campo ritengono saggio il mio comportamento, scopro quanto esso sia inadeguato o approssimativo in altre circostanze. Vivo la saggezza come una conquista parziale.
Mi chiedo se sia più vigliacca, ora che non pesto i piedi per un capriccio. Ora che non assecondo più i miei sogni, la mia incoscienza. Mi sento vigliacca, io che ho percorso migliaia di chilometri per non morire dietro la monotonia. Per non annullarmi, per non perdere la mia identità ho lottato con tutte le mie forze. Ora non so, se sono più vigliacca o esausta. Come quei vecchi che assorbono l’indifferenza di una panchina sotto il sole d’agosto. Come quei randagi insultati dalla pietà immobile di qualche carezza. Come quei bimbi mai nati, o abbandonati al tempo della vergogna e dell’egoismo. Così non so se aspettare sia più vigliacco di una cieca scommessa. Accanto a me le pacifiche fusa di chi si affida al cuore… Vigliacca che sono, ad attendere il domani. A non pretenderlo. Ma in fondo, attendo ancora l’oggi…
Non preoccuparti del futuro, ma cerca soltanto di posarti bene, adesso in questo odierno.
La saggezza non si può tramandare a parole, ma semplicemente guardando nel silenzio, gli occhi di chi la sta percependo.
Nel grigio il pessimista vede solo grigio. L’ottimista l’opportunità per far risaltare i colori.
La vita ti propone solo sfide che riuscirai a superare, ma se rifiuti prima ancora di provare rischi di fallire.
Quando in un determinato campo ritengono saggio il mio comportamento, scopro quanto esso sia inadeguato o approssimativo in altre circostanze. Vivo la saggezza come una conquista parziale.
Mi chiedo se sia più vigliacca, ora che non pesto i piedi per un capriccio. Ora che non assecondo più i miei sogni, la mia incoscienza. Mi sento vigliacca, io che ho percorso migliaia di chilometri per non morire dietro la monotonia. Per non annullarmi, per non perdere la mia identità ho lottato con tutte le mie forze. Ora non so, se sono più vigliacca o esausta. Come quei vecchi che assorbono l’indifferenza di una panchina sotto il sole d’agosto. Come quei randagi insultati dalla pietà immobile di qualche carezza. Come quei bimbi mai nati, o abbandonati al tempo della vergogna e dell’egoismo. Così non so se aspettare sia più vigliacco di una cieca scommessa. Accanto a me le pacifiche fusa di chi si affida al cuore… Vigliacca che sono, ad attendere il domani. A non pretenderlo. Ma in fondo, attendo ancora l’oggi…
Non preoccuparti del futuro, ma cerca soltanto di posarti bene, adesso in questo odierno.
La saggezza non si può tramandare a parole, ma semplicemente guardando nel silenzio, gli occhi di chi la sta percependo.