Saverio Fortunato – Filosofia
Il fine della criminologia clinica, come pure del diritto penale, è l’uomo, dunque l’umanità.
Il fine della criminologia clinica, come pure del diritto penale, è l’uomo, dunque l’umanità.
Penso a me stesso come a un essere umano intelligente e sensibile, ma con l’anima di un pagliaccio, che mi costringe a distruggere tutto nel momento più importante.
L’intimità dei pensieri è inviolabile, solo opportunamente percepibile, per nulla valicabile a chi non è in grado di sentire.
Scrivo cose che possano servire loro; affido alle mie pagine consigli salutari, come se fossero ricette di medicamenti utili; ne ho sperimentata l’efficacia sulle mie ferite che non sono guarite completamente, ma almeno non si sono diffuse.
La più cruda luce diurna, la razionalità ad ogni costo, la vita chiara, prudente, cosciente, senza istinti, in contrasto con gli istinti, era essa stessa soltanto una malattia diversa, e in nessun modo un ritorno alla virtù, alla salute, alla felicità.
Non dimenticare i tuoi errori, amplifica i tuoi sensi per non ripeterne, controlla il tuo carattere per migliorare e non tornare sui passi errati.
Il tempo è l’unico testimone, purtroppo muto, che custodisce tutti i segreti del passato e che potrebbe rivelarceli chiari (se veramente succedesse) senza censura.