Scyna Suffiotti – Tristezza
Le lacrime più amare sono quelle che non hai saputo versare.
Le lacrime più amare sono quelle che non hai saputo versare.
Se le mie parole sembrano un pianto è perché in giro si vedono solo lacrime e pochi sorrisi.
Sei come un petalo, caduto tra due pagine di un libro che parla di sogni.
Ho sofferto la gabbia dell'”amore”. Ora cerco la “libertà” dell’amare.
Vivere la solitudineintorno il nulla.Spazio senza tempopadrone l’ozio.Gli occhi spentifissi nel vuoto.Il cuore rallentabattiti silenti.Nessun fremito.Nessuna gioiaper lenire il dolore.Nessuna emozione.Nessun sorriso.La vita e la mortenon più rivali.
Lasciami seduta qui dove mi trovo, perché non voglio essere altrove, questo è il mio posto su questo masso, dove il fiume dei miei desideri abbraccia il mio cuore, dove l’anima mia ode il tuo arrivo.
Le lacrime sono di chi dispera, finché non troverà speranza in un sorriso, che le asciugherà.