Serena Cerullo – Tempi Moderni
Se una cosa non sta né in cielo né in terra sicuramente la troverete su internet.
Se una cosa non sta né in cielo né in terra sicuramente la troverete su internet.
Il virtuale andrà a sostituire il reale.Risultato: un sistema basato ancora di più sulla menzogna, dove si conoscerà solo quel che si vuol far credere di essere e non quello che si è. Progresso o regresso?Ai posteri l’ardua sentenza…
Tutto quello che devi fare è chiamarmi; sarò tutto quello di cui hai bisogno.
Oggi la maggior parte degli studenti sostiene di voler diventare famosa, e lo dice con assoluta serietà. Vent’anni or sono un’affermazione simile sarebbe stata considerata piuttosto impudente. Nel corso di una generazione, tuttavia, i presupposti culturali si sono ribaltati. Negli anni’50 e’60 non si andava in giro raccontando di voler diventare famosi. Ci si accontentava di diventare medico o poliziotto. Se si diceva di voler diventare famosi, si doveva come minimo mettere in chiaro in quale campo, e così lo scopo da raggiungere veniva anteposto alla celebrità in sé. Adesso è diverso. Prima si decide di diventare famosi, poi, in seconda battuta, si valuta come. Che la fama di cui si gode sia merita è irrilevante o quasi. Nel peggiore dei casi, ci si accontenta di essere lo stronzetto di un reality-show, o, volendo scendere ancora più in basso, di commettere un crimine dai risvolti sensazionali. Io ho precorso questa evoluzione; è come se avessi sempre saputo che, un giorno, diventare famoso sarebbe equivalso a essere un individuo volgare. Ho sempre evitato la volgarità.
Forse abbiamo dimenticato che si può essere sensuali anche senza 54 centimetri di tacco. Forse abbiamo dimenticato che si può essere belle anche senza tutto quel trucco che ci nasconde la faccia. Forse abbiamo dimenticato che possiamo essere qualcuno anche se non abbiamo tutti quegli stupidi “mi piace” sulle foto. Forse abbiamo dimenticato che prima o poi qualcuno ci amerà anche se adesso nessuno lo fa. Forse abbiamo completamente dimenticato che per essere felici non serve essere popolari, ricercati, mezzi nudi nelle foto, votati su ask come degli oggetti all’asta. Forse, abbiamo dimenticato che la vita è tutt’altra cosa.
Sotto molti aspetti, oggi essere onesti sembra quasi un reato; è l’uomo giusto a essere pieno di turbamenti, mentre quello ingiusto continua a vivere serenamente.
La città moderna è la struttura sociale più vulnerabile mai concepita dall’uomo.