Serena Dandini – Televisione
Ogni volta che mi acconcio per una trasmissione mi faccio la domanda definitiva: “Andrei così a cena con gli amici? No? E allora perché devo andarci in TV”?
Ogni volta che mi acconcio per una trasmissione mi faccio la domanda definitiva: “Andrei così a cena con gli amici? No? E allora perché devo andarci in TV”?
La televisione crea “personaggi importanti” che, onestamente, non valgono un cazzo, e ignora veri eroi che cambiano il mondo.
Se si insiste un po’ con le “comunicazioni di mercato” – così le chiamano – o se si insiste un po’ con ben fatti “spot” televisivi, si riesce anche a convincere i millepiedi che si fa più in fretta e si fa meno fatica a viaggiare con l’aereo piuttosto che a piedi (anche con duemila piedi). È possibile anche convincere le farfalle notturne che è meglio comperare un televisore per guardare le farfalline che fanno la pubblicità seminude con mutande di vetri Swarovski, piuttosto che girare qua e là nel profumo dei prati aspettando di addormentarsi per sempre.
È assolutamente evidente che l’arte del cinema si ispira alla vita mentre la vita si ispira alla tv.
Recitare non significa aggiungere qualcosa al testo. Al contrario, si toglie qualcosa.
È colpa della televisione, che invece di proporre nuove esperienze e fresche risorse per la commedia, cannibalizza la vecchia cultura pop. Quando al cinema accade la stessa cosa non stanno nemmeno imitando il cinema, stanno imitando la tv. Il risultato di tutto ciò può essere semplicemente chiamato decadente, e invece è cultura pop sia per quelli che hanno una pessima memoria sia per quelli che sono troppo giovani per averne qualche memoria.
Un secolo fa qualcuno avrebbe potuto dire: “Se pagassero la stupidità molte persone diventerebbero ricche”.Oggi gli basterebbe guardare la tv per rendersi conto che ciò è avvenuto.