Serena Dandini – Televisione
Ogni volta che mi acconcio per una trasmissione mi faccio la domanda definitiva: “Andrei così a cena con gli amici? No? E allora perché devo andarci in TV”?
Ogni volta che mi acconcio per una trasmissione mi faccio la domanda definitiva: “Andrei così a cena con gli amici? No? E allora perché devo andarci in TV”?
Vanno educati i giovani con la luce delle poesie, e non con i soldi delle televisioni.
Il talento è amico della violenza e della crudeltà in trasmissione.
Un secolo fa qualcuno avrebbe potuto dire: “Se pagassero la stupidità molte persone diventerebbero ricche”.Oggi gli basterebbe guardare la tv per rendersi conto che ciò è avvenuto.
Sono ormai finiti i bei vecchi tempi, quando i fedeli come atto di fede si limitavano a flagellarsi o a imporsi terribili penitenze, adesso siamo passati a metodi ben più cruenti: si mostrano le proprie inesistenti abilità ad uno show televisivo, nell’ottimistica speranza di ottenere un amnistia generale, data l’entità dell’atto di fede, per le colpe presenti passate e future.
Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine dello spettacolo.
La televisione è come una spugna: raccoglie tutto ciò che c’è sul pavimento e quando vai a spremerla esce fuori il succo della società.