Serena Mainini – Libri
Un racconto è come una favola: non sai quanto di vero può esserci se non lo vivi.
Un racconto è come una favola: non sai quanto di vero può esserci se non lo vivi.
Sto parlando di cose che non hanno nome, cose che nel corso della vita si accumulano sul fondo dell’anima, sedimenti e strati di terriccio. Se mi chiedessi di descriverteli, non saprei da che parte cominciare, non avrei le parole adatte. Solo una stretta al cuore, un’ombra passeggera, un sospiro.
La censura è una buona cosa, poiché in tal modo ad ogni libro è garantito almeno un lettore attento.
Bisognerebbe studiare le persone allo stesso modo in cui si studiano i libri.
E il dolore… il dolore cambia le persone.
I libri hanno gli stessi nemici dell’uomo: il fuoco, l’umidità, il tempo e il proprio contenuto.
Tutto quello che ci incanta, ci guida e protegge altresì. Appassionatamente ossessionati da quel che amiamo la magia spiana la strada innanzi a noi, abbatte le norme, non sente ragioni e dissensi, ci porta con sè oltre abissi, paure, dubbi. Senza il potere di questo amore, noi siamo barche alla bonaccia della noia, in mari che son mari di morte.