Serena Mainini – Libri
Un racconto è come una favola: non sai quanto di vero può esserci se non lo vivi.
Un racconto è come una favola: non sai quanto di vero può esserci se non lo vivi.
Di tanto in tanto avremmo davvero bisogno di essere stranieri a noi stessi. Dimodoché la luce nascosta nella nostra anima illumini ciò che esiste intorno a noi.
Era Lo, semplicemente Lo, ritta sul suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.
Quando penso a lui… i miei sentimenti tremano con violenza. Mi chiedo se questo sentimento sia come l’emozione chiamata “amore”. Un sentimento che sembra lacerarti le viscere…
La lettura è una attività associale, faticosa e anche noiosa. Ma rimane la più straordinaria di tutte.
“Finirai per non vederlo neanche più” fece. “E come? L’avrò sempre lì, sotto gli occhi””Appunto” disse Mattia. “È proprio per questo che non lo vedrai più”.
Un dolore, uno sfogo, una riflessione, un’osservazione. Finisce tutto qui: nella scrittura. È inevitabile, non ho mai potuto farne a meno, non posso farne a meno, non potrò mai farne a meno.
Di tanto in tanto avremmo davvero bisogno di essere stranieri a noi stessi. Dimodoché la luce nascosta nella nostra anima illumini ciò che esiste intorno a noi.
Era Lo, semplicemente Lo, ritta sul suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.
Quando penso a lui… i miei sentimenti tremano con violenza. Mi chiedo se questo sentimento sia come l’emozione chiamata “amore”. Un sentimento che sembra lacerarti le viscere…
La lettura è una attività associale, faticosa e anche noiosa. Ma rimane la più straordinaria di tutte.
“Finirai per non vederlo neanche più” fece. “E come? L’avrò sempre lì, sotto gli occhi””Appunto” disse Mattia. “È proprio per questo che non lo vedrai più”.
Un dolore, uno sfogo, una riflessione, un’osservazione. Finisce tutto qui: nella scrittura. È inevitabile, non ho mai potuto farne a meno, non posso farne a meno, non potrò mai farne a meno.
Di tanto in tanto avremmo davvero bisogno di essere stranieri a noi stessi. Dimodoché la luce nascosta nella nostra anima illumini ciò che esiste intorno a noi.
Era Lo, semplicemente Lo, ritta sul suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.
Quando penso a lui… i miei sentimenti tremano con violenza. Mi chiedo se questo sentimento sia come l’emozione chiamata “amore”. Un sentimento che sembra lacerarti le viscere…
La lettura è una attività associale, faticosa e anche noiosa. Ma rimane la più straordinaria di tutte.
“Finirai per non vederlo neanche più” fece. “E come? L’avrò sempre lì, sotto gli occhi””Appunto” disse Mattia. “È proprio per questo che non lo vedrai più”.
Un dolore, uno sfogo, una riflessione, un’osservazione. Finisce tutto qui: nella scrittura. È inevitabile, non ho mai potuto farne a meno, non posso farne a meno, non potrò mai farne a meno.