Sergio Rimondot – Stati d’Animo
Capita di volersi e non trovarsi, capita di trovarsi e non volersi.
Capita di volersi e non trovarsi, capita di trovarsi e non volersi.
Guardo il soffitto, le tegole in legno che ogni notte mi fanno compagnia. E vorrei sfondarle, anche con una testata, non importa. Voglio guardare il cielo.
Prega perché la tua solitudine ti spinga a cercare qualcosa per cui vale la pena vivere, e grande abbastanza in nome del quale morire.
Quante volte ho cerato di comprendere gli altri. Quante sono le volte che ci son rimasto male, e quante volte alla fine mi sono ritrovato solo con me stesso.
La solitudine è molto bella… quando si ha vicino qualcuno a cui dirlo.
Quando sono sotto la doccia piango pensando a te. Ogni volta che appari ai miei occhi io non voglio esserti amico, anzi vorrei essere molto di più. Per essere amico devo starti distante. Ogni volta che siamo vicini il mio cuore ti chiama e mi fa soffrire. Tu in me cerchi amicizia, io subisco il tuo volere. Soffro in silenzio, quando chiedi a me certe cose io rispondo sempre con sincerità e senza doppi fini. Ho sofferto troppo ed è ora di non soffrire più. Rinuncio all’esserti vicino fisicamente, ricordati che nel momento del bisogno per te ci sarò sempre.
I sentimenti a volte sono solo il parto di un cuore che disegna contorni di fumo che man mano sfumano.