Silvana Stremiz – Comportamento
Chi sono io per giudicare gli altri? Chi sono gli altri per giudicare me?
Chi sono io per giudicare gli altri? Chi sono gli altri per giudicare me?
Le donne ricevono un dono incredibile, quello di poter sentire crescere dentrò di sè un’altra vita. Ed è in assoluto l’emozione più grande che si possa mai provare.
Si può essere convincenti solo se si è convinti.
Prova a sostituire il concetto di Perfezione con quello di Adeguatezza e troverai punti di riferimento certamente più saldi.
Tutti hanno il loro modo di essere. Perché criticarci senza mai accettare che si può semplicemente essere diversi!? Non ho mai amato chi giudica il mio modo di essere e di pensare, io non lo impongo a nessuno. Quindi preferirei che si facessero i fatti loro e cominciassero a guardare il loro modo di comportarsi. Ma del resto l’obiettività non è cosa da tutti!
Vi è mai capitato di amare ed essere triste, odiare e essere felice, di credere in Dio e perdere ogni speranza, di non crederci e arrivare a pregarlo, di voler talmente bene a un amica/o e scoprire di amarla/o, di amare una persona e comportarsi da amico, di incoraggiare qualcuno quando siamo i primi a non crederci, di scoraggiare qualcun altro che invece dopo ce la fa, di avere tanti amici e sentirsi soli, di isolarsi e sentirsi bene con se stessi… questa è la vita, la capirò solo vivendo.
Un amico è difficile da trovare, ma ancor di più da conservare. Poche persone ci saranno amiche tutta la vita; queste persone sono come dei fiori, vanno coltivate, innaffiate, curate in modo che il fiore non appassisca. Se lo lasciamo appassire lo perderemo per sempre.