Silvana Stremiz – Figli e bambini
Un figlio non nato, un giorno sarà inevitabilmente un rimpianto o un rimorso.
Un figlio non nato, un giorno sarà inevitabilmente un rimpianto o un rimorso.
Riconoscere di aver sbagliato, di aver esagerato, è un pregio di pochi, saper tornare sui…
Un bambino andrebbe cullato, sostenuto, difeso nel suo essere indifeso, proprio come un cielo di stelle, perché ogni bimbo ha diritto a sognare e a credere nel domani, quel domani che gli adulti, i “grandi” dovrebbero costruire oggi, tendendo la mano a ogni bimbo.
Non c’è dolore più grande del “non sapere”, del “non comprendere”.
Se a parlare è l’anima pura, dalla bocca uscirà solo la verità.
La pace dei sensi è lo spegnersi della passione in tutti i sensi.
Mille anni e mille sguardi non mi faranno dimenticare quell’attimo di “noi”.
Riconoscere di aver sbagliato, di aver esagerato, è un pregio di pochi, saper tornare sui…
Un bambino andrebbe cullato, sostenuto, difeso nel suo essere indifeso, proprio come un cielo di stelle, perché ogni bimbo ha diritto a sognare e a credere nel domani, quel domani che gli adulti, i “grandi” dovrebbero costruire oggi, tendendo la mano a ogni bimbo.
Non c’è dolore più grande del “non sapere”, del “non comprendere”.
Se a parlare è l’anima pura, dalla bocca uscirà solo la verità.
La pace dei sensi è lo spegnersi della passione in tutti i sensi.
Mille anni e mille sguardi non mi faranno dimenticare quell’attimo di “noi”.
Riconoscere di aver sbagliato, di aver esagerato, è un pregio di pochi, saper tornare sui…
Un bambino andrebbe cullato, sostenuto, difeso nel suo essere indifeso, proprio come un cielo di stelle, perché ogni bimbo ha diritto a sognare e a credere nel domani, quel domani che gli adulti, i “grandi” dovrebbero costruire oggi, tendendo la mano a ogni bimbo.
Non c’è dolore più grande del “non sapere”, del “non comprendere”.
Se a parlare è l’anima pura, dalla bocca uscirà solo la verità.
La pace dei sensi è lo spegnersi della passione in tutti i sensi.
Mille anni e mille sguardi non mi faranno dimenticare quell’attimo di “noi”.