Silvana Stremiz – Frasi d’Amore
Non sempre ascoltare il cuore va bene, perché a volte il cuore ti dice quello che la mente immagina.
Non sempre ascoltare il cuore va bene, perché a volte il cuore ti dice quello che la mente immagina.
A piedi nudi un salto nel cielo che limita l’orrizzonte, nuotando tra nubi e sospinti dal vento astrale, verso rotte immacolate di costellazioni celesti.
L’amore che supplicavo lo invocavo dal silenzio dell’anima nessuna voce lo avrebbe capito, certi amori non sono degni di questa terra!
Scrivimi come si faceva un tempo. Riempi d’inchiostro fino quei fogli bianchi. Raccontami di te, dei tuoi sogni. Parlami dei desideri che nascono nel tuo cuore. Quante parole può contenere un unico foglio non lo ricordo più. Scrivimi una lunga lettera che mi parli del tuo amore, scrivimi e raccontami ancora la nostra favola. Lascia che il pennino scivoli su quel foglio candido e sia libero di dire ciò che hai dentro, così che io possa stringere al mio petto quei fogli come il più prezioso dono che la vita mi da!
Il tuo profumo inebria il mio animo rendendomi ubriaca di Te…
Con te sarà diverso anche se tu sei lo stesso, perché io non capivo quello che capisco adesso, che malgrado fossi in gabbia, che malgrado la mia rabbia, un amore come il nostro non succede sempre.
L’impulso naturale più avvertito è, al contempo, il più sconosciuto.
A piedi nudi un salto nel cielo che limita l’orrizzonte, nuotando tra nubi e sospinti dal vento astrale, verso rotte immacolate di costellazioni celesti.
L’amore che supplicavo lo invocavo dal silenzio dell’anima nessuna voce lo avrebbe capito, certi amori non sono degni di questa terra!
Scrivimi come si faceva un tempo. Riempi d’inchiostro fino quei fogli bianchi. Raccontami di te, dei tuoi sogni. Parlami dei desideri che nascono nel tuo cuore. Quante parole può contenere un unico foglio non lo ricordo più. Scrivimi una lunga lettera che mi parli del tuo amore, scrivimi e raccontami ancora la nostra favola. Lascia che il pennino scivoli su quel foglio candido e sia libero di dire ciò che hai dentro, così che io possa stringere al mio petto quei fogli come il più prezioso dono che la vita mi da!
Il tuo profumo inebria il mio animo rendendomi ubriaca di Te…
Con te sarà diverso anche se tu sei lo stesso, perché io non capivo quello che capisco adesso, che malgrado fossi in gabbia, che malgrado la mia rabbia, un amore come il nostro non succede sempre.
L’impulso naturale più avvertito è, al contempo, il più sconosciuto.
A piedi nudi un salto nel cielo che limita l’orrizzonte, nuotando tra nubi e sospinti dal vento astrale, verso rotte immacolate di costellazioni celesti.
L’amore che supplicavo lo invocavo dal silenzio dell’anima nessuna voce lo avrebbe capito, certi amori non sono degni di questa terra!
Scrivimi come si faceva un tempo. Riempi d’inchiostro fino quei fogli bianchi. Raccontami di te, dei tuoi sogni. Parlami dei desideri che nascono nel tuo cuore. Quante parole può contenere un unico foglio non lo ricordo più. Scrivimi una lunga lettera che mi parli del tuo amore, scrivimi e raccontami ancora la nostra favola. Lascia che il pennino scivoli su quel foglio candido e sia libero di dire ciò che hai dentro, così che io possa stringere al mio petto quei fogli come il più prezioso dono che la vita mi da!
Il tuo profumo inebria il mio animo rendendomi ubriaca di Te…
Con te sarà diverso anche se tu sei lo stesso, perché io non capivo quello che capisco adesso, che malgrado fossi in gabbia, che malgrado la mia rabbia, un amore come il nostro non succede sempre.
L’impulso naturale più avvertito è, al contempo, il più sconosciuto.