Silvana Stremiz – Frasi Sagge
Viviamo troppo distrattamente la vita per “viverla davvero”.
Viviamo troppo distrattamente la vita per “viverla davvero”.
Non pretendo di sapere là dove uomini ignoranti sono sicuri: questo significa agnosticismo.
Andando verso gli altri scopri te stesso. Diventi vulnerabile, non hai più difese. È allora che il cuore si mette a brillare.
Le cicatrici servono. Servono a ricordare che ci si può far male, che esistono i bastardi. Ma a volte siamo noi, l’unico “bastardo” che abbiamo davvero incontrato. L’unico in grado di farci del male davvero. Ci ricordano che vivere non è semplice, decidere non è semplice. Basta giocare una carta sbagliata e può finire una partita. Le cicatrici servono a renderci più forti e invulnerabili, a costruire muri invalicabili fra noi e il dolore, fra noi e il nostro cuore, fra noi e il mondo, fra noi e le bugie, fra noi e la verità, fra noi e la nostra anima. Le cicatrici sono bastarde, sanguinano all’improvviso e ci riportano indietro nel tempo “di quel dolore”, ma servono a farci crescere, a renderci impenetrabili ad altro dolore. A renderci abbastanza forti da non soffrire ancora.
Cosa vediamo, dipende sopratutto da cosa stiamo cercando.
Si vive cercando e cercando viviamo.
È spoglio il cuore del sordo ascoltatore. È spoglio l’animo dell’opportunista.Se ascolti con il cuore e ci metti l’animo sarà a te sconosciuto l’opportunismo.
Non pretendo di sapere là dove uomini ignoranti sono sicuri: questo significa agnosticismo.
Andando verso gli altri scopri te stesso. Diventi vulnerabile, non hai più difese. È allora che il cuore si mette a brillare.
Le cicatrici servono. Servono a ricordare che ci si può far male, che esistono i bastardi. Ma a volte siamo noi, l’unico “bastardo” che abbiamo davvero incontrato. L’unico in grado di farci del male davvero. Ci ricordano che vivere non è semplice, decidere non è semplice. Basta giocare una carta sbagliata e può finire una partita. Le cicatrici servono a renderci più forti e invulnerabili, a costruire muri invalicabili fra noi e il dolore, fra noi e il nostro cuore, fra noi e il mondo, fra noi e le bugie, fra noi e la verità, fra noi e la nostra anima. Le cicatrici sono bastarde, sanguinano all’improvviso e ci riportano indietro nel tempo “di quel dolore”, ma servono a farci crescere, a renderci impenetrabili ad altro dolore. A renderci abbastanza forti da non soffrire ancora.
Cosa vediamo, dipende sopratutto da cosa stiamo cercando.
Si vive cercando e cercando viviamo.
È spoglio il cuore del sordo ascoltatore. È spoglio l’animo dell’opportunista.Se ascolti con il cuore e ci metti l’animo sarà a te sconosciuto l’opportunismo.
Non pretendo di sapere là dove uomini ignoranti sono sicuri: questo significa agnosticismo.
Andando verso gli altri scopri te stesso. Diventi vulnerabile, non hai più difese. È allora che il cuore si mette a brillare.
Le cicatrici servono. Servono a ricordare che ci si può far male, che esistono i bastardi. Ma a volte siamo noi, l’unico “bastardo” che abbiamo davvero incontrato. L’unico in grado di farci del male davvero. Ci ricordano che vivere non è semplice, decidere non è semplice. Basta giocare una carta sbagliata e può finire una partita. Le cicatrici servono a renderci più forti e invulnerabili, a costruire muri invalicabili fra noi e il dolore, fra noi e il nostro cuore, fra noi e il mondo, fra noi e le bugie, fra noi e la verità, fra noi e la nostra anima. Le cicatrici sono bastarde, sanguinano all’improvviso e ci riportano indietro nel tempo “di quel dolore”, ma servono a farci crescere, a renderci impenetrabili ad altro dolore. A renderci abbastanza forti da non soffrire ancora.
Cosa vediamo, dipende sopratutto da cosa stiamo cercando.
Si vive cercando e cercando viviamo.
È spoglio il cuore del sordo ascoltatore. È spoglio l’animo dell’opportunista.Se ascolti con il cuore e ci metti l’animo sarà a te sconosciuto l’opportunismo.