Silvana Stremiz – Guerra & Pace
Non comprendo il perché della guerra. Se non quella di vedere l’autodistruzione dell’umanità.
Non comprendo il perché della guerra. Se non quella di vedere l’autodistruzione dell’umanità.
La fine della guerra è una sconfitta per i pacifisti.
È pazzesco constatare che spesso sono le persone che noi amiamo a farci sentire irrimediabilmente soli.
“Amicizia” è una parola “sacra” usata troppo spesso dal “profano”.
Quando pensiamo di donare il silenzio ad una persona che ci ha voluto del bene o che ci ha amato, dobbiamo sempre tenere in considerazione che lo possiamo uccidere.
Dire e insegnare che la guerra è un inferno e basta è una dannosa menzogna. Per quanto suoni atroce è necessario ricordare che la guerra è un inferno: ma bello.
La verità non ha bisogno di schieramenti, di subdoli alleati, la verità ha bisogno di tempo, perché alla fine le bugie inciampano nella verità, perché devono affrontare troppi ostacoli: quelli della memoria, le distorsioni degli eventi, e spesso s’incartano da soli fra una bugia e l’altra. Le bugie vivono sempre da incazzate perché non hanno la trasparenza della sincerità e devono combattere ogni “lurido” secondo per dimostrare la loro presunta innocenza agli altri.