Silvana Stremiz – Libri
Un libro è un po’ come un figlio: nasce dalle nostre emozioni, dal nostro cuore.
Un libro è un po’ come un figlio: nasce dalle nostre emozioni, dal nostro cuore.
Il desiderio è un telescopio meraviglioso. Il romanziere scrive con più sapore e stile sulle cose di cui ha sognato che su quelle che ha realmente fatto.
Ero un satanico Dio, un celestiale Demonio, ero la somma di due sacralità contrapposte e identiche.
La razionalità annulla l’amore.
“Io e te sappiamo che Lucius è un uomo d’onore. Chiunque lo conosca, se ne rende conto. Ma Vasile ha tentato di corromperlo, come una pedina fra le sue mani. Per questo Lucius non è mai riuscito a comprendere la sua vera natura: nobile principe o guerriero spietato? Tutt’e due? Lucius è un vampiro in lotta con se stesso” poi aggiunse. “È ossessionato. Ora crede che prima o poi farà del male…””a me”.”Già. Non voleva costringerti a un’eternità accanto a un mostro”. Dorin fece una pausa. “Ma ora è lui a soffrire terribilmente”.Scrutai il volto del mio accompagnatore di viaggio. “Cosa intendi dire?””Lucius ha bisogno di te. Piange per la tua mancanza. Lui ti ama. È una cosa davvero rara che un vampiro ami così. Si dice che l’amore vero sia solo un mito nel mondo dei vampiri. Siamo esseri malvagi per natura. Ma Lucius ti ama davvero. Ti ama – come tu ami lui”. Mi guardava, quasi terrorizzato, al pensiero che Lucius scagliasse le sue ire sul povero zio Dorin. “Antanasia, solo tu puoi fermarlo. Sta scatenando una guerra: Vladescu e Dragomir. Noi Dragomir, il nostro clan perderà contro di Lucius, lui è spietato, è cambiato. Dovrai fare i conti con un Lucius completamente diverso. Sarà capace di ucciderti devi stare molto attente”. Sulla lista delle priorità ora c’era: tenere a bada i dragomir. Poi riconquistare il mio reditivo e più che mai furiosa fidanzato. E infine evitare la guerra incombente. Poi l’aereo incontrò una turbolenza e sulsutammo ripetutamante sul posto. Dorin allora mi afferrò una mano e sorrise, dicendo: “Bentornata in Romania, Principessa Antanasia”
I ricordi a volte fanno male come un coltello conficcato nel cuore. A volte lo scaldano con la loro dolcezza.
Prima del “grande silenzio” c’e sempre un “gran fracasso” di parole e di pensieri che chiedono di essere ascoltati.