Silvana Stremiz – Religione
Credere in Dio ci da la speranza di ritrovare un giorno chi abbiamo amato.
Credere in Dio ci da la speranza di ritrovare un giorno chi abbiamo amato.
Con l’invidia e la gelosia, non vi è calma o riposo per chi è attaccato questo male: gli oggetti della sua avidità, l’odio del suo risentimento, alzati davanti a lui come fantasmi che non danno alcuna tregua e di perseguire al dormire.
È inutile lamentarsi quando i confini diventano sbarramenti e le distinzioni fratture.
Nell’aridità e nel vuoto l’anima diventa umile. L’orgoglio di un tempo sparisce quando in se stessi non si trova più nulla che dia l’autorizzazione a guardare gli altri dall’alto in basso. L’anima deve considerare l’aridità e il buio come buoni presagi: come segni che Iddio le sta al fianco, liberandola da se stessa, strappandole di mano l’iniziativa.
A volte è giusto smettere di “prostituirsi l’anima” per un abbraccio e voltare pagina.
Meglio un cuore che muore, che un cuore di cemento.
48Dio fa vendetta per mee mi sottomette i popoli.49Tu mi liberi dai miei nemici,mi innalzi sopra i miei avversari,mi liberi dall’uomo violento.50Perciò ti loderò, Signore,fra i popoli canterò inni al tuo nome.51Egli concede una grande vittoria al suo re,la grazia al suo consacrato,a Davide e ai suoi discendenti per sempre”.