Silvana Stremiz – Società
La pace dovrebbe essere un diritto per gli uomini, invece è un privilegio che hanno in pochi uomini. Siamo vittime del nostro stesso odio e di chi è al potere.
La pace dovrebbe essere un diritto per gli uomini, invece è un privilegio che hanno in pochi uomini. Siamo vittime del nostro stesso odio e di chi è al potere.
Troppo spesso i gesti che contano arrivano troppo tardi.
Un Dio che conta i minuti e i soldi, un Dio disperato, sensuale e brontolone come un porco. Un porco con le ali dorate che casca dappertutto, pancia all’aria, pronto alle carezze, è lui, nostro padrone. Baciamoci!
Te ne eri andato ancora prima di andartene.
Ognuno ha un “proprio ego” in cerca di conferme.
Se non esiste solidarietà tra coloro che comandano e coloro che obbediscono, se il singolo non si sente motivato e essere un membro della totalità, come può la società procedere in armonia?
Ormai in Italia sembra che alla radice di tutti i problemi ci siano soltanto i Rom; è più che legittimo volere punire chi delinque, ma diventa penoso lo spettacolo di chi apre la caccia ai ladri stranieri e mantiene a governare i ladri di casa nostra. Evidentemente anche questo rientra nel programma di voler salvaguardare i prodotti nazionali!