Silvana Stremiz – Sogno
Non confondere il sesto senso, i tuoi sogni.
Non confondere il sesto senso, i tuoi sogni.
Nei hai visti di sogni cadere e di cose ingiuste, vero? Si, anch’io moltissime. Però oggi anche se ho dovuto aspettare molto a lungo, posso dire che poco a poco mi sto riprendendo le mie rivincite. Poco a poco sto realizzando e concretizzando i miei piccoli traguardi e mentre lo faccio vedo dietro me sgretolarsi le squallide certezze e convinzioni di chi ha avuto tanto da giudicare e vantarsi.
Il tempo passa, ma certi dolori no: restano vivi, presenti, costanti, senza dare tregua pronti a uccidere senza alcuna clemenza.
È tarda notte, ormai mattina, non dormo, eppure sogno. Sogno di saper fare le cose che non so fare, sogno emozioni particolari, perché senza passione non vivrei un solo giorno. Un giorno “non reale” si rivelerebbe. Sogno poesie, canzoni e parole, a volte sogno anche la musica insieme ad esse, ed è così “tangibile” da sembrare tutto vero. Mi domando da dove provengano, non dormo, eppure sogno o forse, semplicemente, sono solo il personaggio secondario del sogno di qualcuno. Lì, di passaggio, e non sono io ad addormentarmi, ma lui a svegliarsi.
Sognare è la pigrezza della mente, il sognare porta via tempo prezioso, è vita non vissuta, vissuta nella menzogna, come bere di un bicchiere vuoto, sognare è chiedere elemosina dalla sorte, oppure anch’io sono una sognatrice.
Senza il buio non ci sarebbero più i sogni.
Le cicatrici dell’anima sono le conseguenze delle battaglie combattute con il cuore.