Silvana Stremiz – Sorriso
Odio l’ipocrisia di quel sorriso che ti “sorride” pronto ad ucciderti.
Odio l’ipocrisia di quel sorriso che ti “sorride” pronto ad ucciderti.
Si pensa che attraversare il “grande freddo” sia un viaggio come un altro. Che quel “biglietto” di sola andata non faccia paura. Si pensa di non avere bisogno di niente e di nessuno. Ma si sbaglia, sai? Si viaggia da soli in mezzo al freddo, nascono le paure che non sapevi di avere. Le certezze vanno a farsi “fottere”. E tutto è così maledettamente difficile e complicato. La speranza di un po’ di pace non ti basta, non sazia la tua consapevolezza del dopo, perché di “quel dopo” non sai che fartene. Quel salto di “dimensione” è un salto così difficile da compiere, anche con “la freddezza della serenità”. E non ti basta neppure credere in Dio, o sperare che ci sia un Dio ad accoglierti alla fine di quel viaggio, per renderlo un “viaggio accettabile”. Perché “quella fermata” non è accettabile. E quel cuore sterile vorrebbe battere di nuovo.
Ricerca nel sorriso di un fanciullo il tuo sorriso che hai dimenticato.
Un tuo sorriso vale un’intera vita… anche se fatico e soffro, vedere quel tuo sorriso angelico e innocente mi da la forza di andare avanti.
Quando sei triste non smettere di sorridere, la vita sorriderà insieme a te.
Il sorriso equivale ah una giornatapiena di sole, sii come l’estateche ne è ricca e non come l’inverno…
Non bisognerebbe mai abbandonare il proprio sorriso… perché ridere è la cura migliore per tutti i mali.