Silvana Stremiz – Stati d’Animo
È l’orgoglio spesso a impedirci di comunicare con il cuore.
È l’orgoglio spesso a impedirci di comunicare con il cuore.
Fatta di fiori e rami, ché la carne mi cade per strada a brandelli sotto i colpi della vita. Sono la mia natura selvaggia, la mia soglia matrigna, l’indisponente, l’odiato, lo scherno, l’invidia per braccia e gambe che gesticolano e camminano normalmente. Ho le stampelle attaccate agli occhi per non cadere difronte alle immagini mentali che proiettano ricordi e li introiettano ancor più, relegandoli su un letto antidecubito, ché troppe volte mi hanno lacerato, aprendo le piaghe nella membrana sottilissima di emozioni e memoria. Profumo d’essenza di fiori di loto e ninfee sul pelo d’acqua di stagno che genera muschio sulle pareti umide di archetipi immaginifici, astratti, confusi.
Alloggio troppo dentro di me, il tempo è troppo poco per essere qualcun altro.
Il tuo viso è qui tra le mie mani. I miei occhi nei tuoi. Fissano il momento magico arrivando a toccare il tuo cuore che pulsa. Ti amo teneramente è tua la dolcezza. Traspare l’amore. Viverti è magia. Doni a me il tuo essere. Mi irradi. Splende la luce che emani. Ora voglio viverti con tutto il mio amore perché tu sei il mio mondo.
Se mi guardo dietro potrei anche avere paura per ciò che vedo, ma in realtà mi succede l’opposto. Provo fierezza e felicità. Provo gioia e orgoglio nel vedere quante cose sia riuscita a superare nella vita. E mi guardo oggi e mi rendo conto che le mie gambe sono ben salde al suolo, la mia mente ben equilibrata e il mio carattere deciso e coraggioso. E questo lo devo solo a me stessa!
Sono unico, unico come l’altezza dei miei occhi da terra.
Le persone lontane sono più vicine di quanto tu possa immaginare.