Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Odio “il forse”, quello che ti lascia in bilico sospeso al nulla.
Odio “il forse”, quello che ti lascia in bilico sospeso al nulla.
Anche senza ali, un sogno autentico, prende il volo.
Ho calcolato col pallottoliere tutte le ansie che in un giorno riempiono il bicchiere fino all’orlo ma poi la bocca le beve.
Ecco l’alba che spunta all’orizzonte! Io son qui ancora eretto, sulle pendici del monte, il vento fa ondeggiare la mia cima: sono un pino, che sta per dire addio alla vita, al sole che ogni mattina illumina il mio risveglio. Non vedrò più il manto stellato della notte scendere su di me. Questa croce bianca, segnata sul mio tronco è la mia condanna. Tra poco arriveranno e mi abbatteranno, senza vita, disteso sulla terra brulla, non potrò gridare la mia sofferenza agli uomini, che li, ritti, con l’ascia in mano, avran reciso per sempre il mio unico sostegno di vita.
Scoprire che chi credevi “Un Dio” è solo frutto della tua più fervida immaginazione ti fa perdere la “fede” negli uomini.
Io non tremo è solo un po’ di me che se ne va…
Nulla ha più nostalgia di ciò che non è mai accaduto.