Silvana Stremiz – Tristezza
Possiamo decidere di guardare il dolore farci a pezzi o tentare di fare a pezzi il dolore.
Possiamo decidere di guardare il dolore farci a pezzi o tentare di fare a pezzi il dolore.
Amo l’oscurità,nel suo ovattato silenzio ritrovo me stesso.Affascinante consigliera,cupae così tremendamente infinita.
Il silenzio uccide.
Come si fa a considerare amore, una storia fatta di bugie e tradimenti?
Le (mie) ferite sono aperte e non si comprende se sgorga più sangue o più veleno; quel che so è che non esistono punti di sutura per rattopparle, non esiste cura, ed il tempo non appare essere maestro, ma complice di un’agonia.
La noia è ormai diventata inquilina stabile delle nostre giornate con la differenza che lei ha la sfrontatezza e la sfacciataggine di non pagare l’affitto, né mutui né tasse, abusa di noi stessi e delle nostre giornate, si traveste da dolce far niente e pretende di rimanere, ad abusare, di girare indisturbata tra i dedali della nostra mente.
Chissà perché quando siamo tristi ci mettiamo ad ascoltare canzoni deprimenti.