Silvana Stremiz – Vita
La vita è una composizionedi sensazioni, brividi e sogni.Devi viverle per dire di aver vissuto.
La vita è una composizionedi sensazioni, brividi e sogni.Devi viverle per dire di aver vissuto.
Il cielo trasparente riflette ogni paura. Si evita di sollevarre lo sguardo, spaventa ciò che si può vedere.
Per ottenere un diritto bisogna pretendere quello che non spetta.
La ricerca affannosa di una logica unitaria, capace di spiegare tutto e appianare ogni contrasto, produce l’inevitabile effetto di dimostrare un’unica verità, le contraddizioni violente che contraddistinguono la natura dell’uomo.
A Milano, di notte, c’è il mare. È un mare di persone che, nascoste dall’oscurità, nuotano da un locale all’altro per pescare o per farsi pescare, un po’ esche, un po’ squali disinvolti e impacciati. È un mare di guai, nelle bische volanti di Piazza Tirana, dove un dado e una pallottola rimediano sempre un buco di troppo. È un mare in burrasca alla disperata, frenetica ricerca del divertimento prima che faccia giorno. È un mare di equivoci in cui i travestiti brasiliani si spacciano per ex ballerine Oba Oba, ostentando, anziché la voce delle sirene, baritonali listini dei prezzi. È un mare che a tratti può apparire deserto e ti sembra che non ci sia in giro nessuno, ma sai che è profondo come l’oceano e, come l’oceano, abitato. È un mare in cui potersi perderti se non ci fossero le luci dei locali aperti a farti da faro, se non ci fossero finestre illuminate anche in palazzi quasi completamente addormentati, come a dirti che a Milano le case dormono con un occhio solo. E poi ci sono i fari delle auto che dragano la città per mettere a fuoco una tentazione. I buchi dei dadi, dei proiettili, delle siringhe, delle narici da dove esce muco ed entra cocaina, i buchi del corpo umano eletti a custodi del piacere della carne. Da tutti questi buchi, di notte a Milano, fuoriesce l’acqua, da tutti questi buchi, al mattino, l’acqua rientra e nessuno ha il coraggio di ricordare che a Milano, di notte, c’è il mare.
L’apparente “Nulla”, è fertile terreno per chi sa mettersi in ascolto o in osservazione.
La vita è infinitamente ricca di sfumature, non può essere imprigionata né semplificata. Ma semplice potresti essere tu.