Silvia Nelli – Comportamento
Molto spesso un vaffanculo detto con classe non ha bisogno necessariamente di queste dieci lettere.
Molto spesso un vaffanculo detto con classe non ha bisogno necessariamente di queste dieci lettere.
Il rischio, il dubbio, le contraddizioni sono parte dell’avventura di vivere.
A volte crediamo di sopportare chi abbiamo al fianco solo perché diamo per scontata la loro presenza e non ci accorgiamo che proprio loro sorreggono la nostra vita.
“Incidi l’anima con il fuoco ardente della sofferenza e godrai appieno dei momenti di gioia che la vita ti regalerà, poiché, senza di quelli non potresti goderne”: non c’è sofferenza che non si alterni alla gioia… (anche se breve).
Invece che incidere il nome del tuo amore su una corteccia d’albero, comincia ad inciderlo…
Appena nati, con tutta la vita davanti siamo circondati da molte persone che non conosciamo, i più raccontano un sacco di fesserie, altri sembrano fuori posto. Arrivati alla fine dei nostri giorni, quando il bisogno di persone intorno, ci sarebbe indispensabile per chiudere dignitosamente la nostra vita, non c’è “anima viva”. Il giorno del nostro funerale, ritorna il pieno di persone che a malapena conoscevamo, raccontano le solite fesserie, mentre altri sono fuori luogo, peccato che tutti siano arrivati con qualche giorno di ritardo.
Sono insopportabili quelli che vogliono avere sempre l’ultima parola, ma quando non c’è più dialogo parlano solo con se stessi.