Prendi il mio silenzio e fanne tesoro; credimi è la cosa migliore per te. Non causare in me la voglia di parlare ancora non conviene ne a te ne a me. A me perché sarebbe ancora fiato sprecato e a te perché tanto non capiresti come del resto non hai mai capito niente di me!
Non puoi giudicare la vita di ogni persona che sceglie di percorrerla in modo diverso dal tuo. E soprattutto non puoi calpestare e insultare qualcuno solo perché per te è sbagliato. Quando lo fai pensaci; perché per lui lo “sbaglio” umano potresti essere tu!
La verità chiese alla bugia di non intralciare più il suo cammino. La bugia rispose: “se io non esistessi tu non avresti il valore che hai”!
È dai fatti e dai gesti più banali che si deve cominciare a delineare un personaggio, come uno schizzo a grandi linee.
Credo che maggior parte delle persone non sappia cos’è l’amore, sembriamo più bambini davanti al negozio di giocattoli, se non possiamo avere il giocattolo ci lamentiamo e quando riusciamo ad averlo ci stanchiamo, dopo un po’ ne vogliamo un altro, e buttiamo via quello vecchio. A volte mi chiedo davvero se cerchiamo l’amore o solo di scappare dalla paura della solitudine.
Chi trova nell’offesa l’arma della propria difesa, ammette la sua colpevolezza.
Eravamo roccia, che non si sgretolava nemmeno sotto la peggiore tempesta. Oggi siamo foglie trasportate dal vento del momento. In balia di quel tifone chiamato “Falsità”. Eravamo persone, oggi spesso siamo solo qualcosa da usare, un pensiero o una necessità del momento. Restare roccia in questi casi a lungo andare è impossibile. Ecco che si diventa roccia “apparente” fuori e fragili foglie in balia delle paure dentro.