Sono molto complice di me stessa. Mi autocritico e mi faccio i complimenti. Non è mia priorità l’opinione altrui, ma conta quella di chi amo e mi vive vicino. Conta la mia serenità e il mio equilibrio interiore. E sicuramente non ho bisogno di nessuno che mi regali attenzioni, ma ho bisogno di gente vera e costante.
Trovo tanta ipocrisia nell’incontrare gente e presentarsi dicendo: “Piacere di conoscerti”. Io prima aspetterei di studiare i suoi comportamenti e dopo direi se è stato un piacere conoscerla o sarebbe stato più conveniente un vaffanculo fin dalla prima stretta di mano.
Sono la persona più imperfetta che esista, ma anche la più vera quando ama. Con me non esistono frasi di circostanza, ne smancerie. Io sono quella che alza la voce, quella che ti manda a quel paese ma anche quella che non ti lascia mai solo. Io sono presente non a parole ma nei fatti concreti e solo per chi merita.
Quando un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e afferrare il conducente al suo volante.
La più alta forma di rispetto è guardare, giudicare e chiacchierare della vita propria e…
Io non dico spesso ti voglio bene. Ma le persone a cui ne voglio, lo sentono dai miei gesti e dal mio cuore.
Ma se tu ci hai messo il cuore, non pentirti. Anche se tornassi indietro, non…