Silvia Nelli – Comportamento
Non si usa il perdono per chi gioisce del male inflitto.
Non si usa il perdono per chi gioisce del male inflitto.
Voglio bene a chi me ne vuole, a chi mi ha dimostrato che è felice che io faccia parte della sua vita. Voglio bene a quelle persone che sanno donarmi sollievo e serenità, che sanno anche per poco tempo far sue le mie angosce e le mie paure. Voglio bene a chi anche in silenzio non si dimentica che esisto perché trova sempre il modo di rendermi partecipe della sua vita. Ho smesso di voler bene a chi poco ha da dare, pretendendo invece di avere. A chi non ascolta, ma sa solo parlare. A chi fa della mia vita il suo sparlare quotidiano. Io vivo bene vicino a chi come me sa “essere” sempre sincero e soprattutto “vero”!
Sia il riso che il pianto sono reazioni alla frustrazione e alla stanchezza. Io personalmente, preferisco ridere. C’è meno da risistemare dopo.
Adoro i limiti. Proprio perché si possono superare.
Dopo aver detto per tanto tempo e tante volte “vai a quel paese” ho ricominciato a dire “vaffanculo!”. Così mi sento bene, meglio passare per maleducato che per stupido.
Se non sai parlare con gli occhi, meglio che ti tappi la bocca.
Non ho mai perso di vista la cosa più importante: volermi bene! Ed ho capito che posso mettere via le false speranze, i falsi amici ma, mai mai perdermi! Anzi più le disillusioni, le amarezze mi buttano giù più reagisco volendomi sempre più bene!