Non si impara a vivere restando fermi, ma si impara camminando. Cadendo e rialzandosi. Fa male, ma ne vale la pena perché le tue gambe saranno sempre più forti e sempre più decise. Consapevoli di cosa devono andare a cercare per vivere meglio.
Si ha più paura della felicità che delle cattive azioni.
L’io si afferma opponendosi.
Quando nei momenti migliori sei circondato da molti amici e sei felice. Ma poi nel momento peggiore non sai nemmeno a chi rivolgerti o davvero a pochi, sappi che forse non sono amici.
La capacità di riflettere e di porsi ogni tanto qualche utile domanda non ce l’hanno tutti. Anzi, spesso si tende a puntare il dito dando agli altri la colpa di ciò che in realtà dovremmo domandare a noi stessi se in qualche modo ne siamo in ben che minima parte responsabili.
La natura, come il destino, ha la sua immutabile legge e il suo ritmo costante. Cercare di opporsi a un ciclo naturale darebbe come esito una disastrosa caduta. Guai dunque a chi ostina e con testardaggine vuol prevaricare gli eventi.
La violenza sulle donne non la posso tollerare, come non ammetto quella sui bambini o sugli animali. Ma non sopporto nemmeno la violenza psicologica, quella che spesso la gente frustrata usa contro altre persone per scaricare i suoi fallimenti e sentirsi migliore. Distruggere altre vite non rende migliore la vostra e tanto meno rende migliori voi!