Silvia Nelli – Tempi Moderni
Mi domandavo: prima mettono il nome sulle bottiglie di coca cola. Ora sui barattoli della Nutella. Alla prossima? Sui rotoloni regina? Così se ti sta sulle palle una persona volendo ti ci puoi pulire il culo!
Mi domandavo: prima mettono il nome sulle bottiglie di coca cola. Ora sui barattoli della Nutella. Alla prossima? Sui rotoloni regina? Così se ti sta sulle palle una persona volendo ti ci puoi pulire il culo!
Io non chiedo a nessuno di restare, non ha senso farlo per me. Credo che…
Ho un cuore grandissimo, ma non per questo faccio spazio a tutti.
È strana la vita, mamma mia se è strana. Fino a qualche tempo fa vivevo serenamente nel mio quotidiano, mio figlio, le corse, il lavoro e poi la sera, ogni benedetta sera, andavo a dormire. Ed ecco che quel piccolo vuoto si faceva sentire. Sei mamma, sei amica, sei una persona, ma sei anche donna e come tale senti il bisogno di qualcuno che ti ami e che ti rassicuri. Qualcuno che non importa che ti “assilli”, ma che semplicemente ci sia, che tu possa sentire che c’è. Poi ecco che in pochissimo tempo la situazione si ribalta, incontri qualcuno, lo guardi, gli parli e all’improvviso senti che ti riempie l’anima. Il modo di parlarti, di avvicinarsi a te e anche solo poggiare la tua testa sulla sua spalla ti fa sentire “a casa”. Quella strana sensazione di essere in pace con il mondo intero. Oggi so che stare soli è possibile, è possibile essere sereni ed avere un equilibrio interiore bellissimo, ma ora so anche che amare ed essere amati è qualcosa di più… Quel qualcosa che io chiamo “completezza”.
A tutti quelli che ci hanno preso in giro, usandoci per i loro scopi. A tutti quelli che ricoprendoci di belle parole hanno fatto di noi il loro trofeo dico: “Noi siamo state fesse nel credervi, ma restiamo persone vere e sincere. Voi invece resterete sempre dei poveracci privi di valori”!
Accetta la verità, piangi e rialzati di fronte alla delusione, ma non accettare mai una finta felicità fatta di bugie e squallide occasioni. Soffrire oggi, lottare per ciò che meriti è la strada giusta per raggiungerlo. Fare finta di non vedere, illudendosi che tutto sia “ok” è il modo per far passare la vita accorgendosi troppo tardi di aver vissuto quella sbagliata.
Io non abito il mondo è il mondo ad abitare me. Io non tendo le mie braccia verso esso, cerco il punto giusto dove esso le tende a me. Io non cerco le persone, aspetto che loro mi camminino incontro e scelgo se proseguire accanto ad esse. Un tratto, una viaggio, un giorno o una vita non conta. Conta che posso scegliere con chi camminare e se non posso scegliere preferisco un cammino solitario a quello di convenienza.