Silvia Nelli – Vita
Sembra facile voltare pagina o dire che il tempo risana le ferite, ma le cicatrici restano e le pagine scritte rimangono.
Sembra facile voltare pagina o dire che il tempo risana le ferite, ma le cicatrici restano e le pagine scritte rimangono.
A volte mi sono trovato in situazioni senza un’apparente soluzione, sai come ho fatto? Come la mucca quando si deve pulire il sedere: mi sono arrangiato.
Passi la tua vita a rincorrere sogni, persone o cose sperando di riuscire a farcela e quando ci riesci, a volte, ti accorgi di aver fatto tanta fatica per niente.
Ecco cosa dovrò fare: vivere ogni giorno come fosse l’ultimo, non preoccuparmi del domani perché ogni giorno avrà la sua dose di ansia, mi accontenterò del necessario presente evitando di bramare l’abbondanza del domani. Eviterò di anelare a cose che non sono necessarie, guarderò un fiore, la luna o le stelle, l’infinita bellezza del creato visibile a tutte le anime. Camminerò in viali alberati tra profumi di fiori e erba selvatica, lascerò cadere come foglie secche pensieri negativi, osserverò il fluire del fiume e lancerò su di esso le mie ambizioni, calpesterò sui viali l’erba secca così ignorerò i giudizi degli altri. Accenderò più sorrisi e spegnerò ogni fiamma di rabbia, non accumulerò null’altro, farò più doni e concederò al mio tempo anime nel bisogno. Ecco cosa farò: dare me stesso per gli altri senza sapere cosa gli altri faranno per me. Solo così non avrò respirato invano, solo così avrò speso il mio tempo senza scempio.
Sapere cosa vuol dire amare è solo una questione di tempo e punti di vista, il resto può attendere, ma non la vita.
Siamo tutti Vincitori e il podio è la Vita!
Se arrivasse la fine del mondo vorrei avere il tempo di percorrere a tutta velocità l’ultimo tratto della mia vita. Avrei voglia di vedere vicino a chi sono seduto, chi ha visto i miei capelli imbiancare poco alla volta e vedere se nei miei occhi c’è la completezza e la fierezza di chi ha raggiunto il suo “posto”. La tristezza, il vuoto e la rassegnazione di chi ha sbagliato tutto. Oppure il rimpianto di chi ha aspettato senza far niente “un momento giusto” che non è mai arrivato, perché non hai mai fatto niente perché arrivasse.