Silvia Nelli – Vita
Beato chi vive della vita degli altri. Io trovo a malapena il tempo per vivermi la mia.
Beato chi vive della vita degli altri. Io trovo a malapena il tempo per vivermi la mia.
Come in un dipinto, l’alternarsi di luce ed ombra crea effetti di intensa bellezza, allo stesso modo l’avvicendarsi di tristezza e gioia renderà l’esistenza di maggior valore.
Siamo tutti nello stesso gioco, solo in livelli diversi; affrontiamo stesso inferno, solo con demoni diversi.
Finché avrò vita in questa terra vorrò vivere ogni istante della stessa con l’istinto di un leone a caccia della sua preda, con la forza di un gladiatore in continua lotta per la sopravvivenza, sfruttando appieno tutte le doti e i mezzi che, la stessa, vorrà donarmi e con l’intensità e la passione dell’istinto degli istinti; l’amore: sino alla fine dei miei giorni, quando non rimarrà della mia materia solo che “aria e polvere”, affinché non rimanga inerme e abbia la forza “di continuare a volare” con energia nuova nell’eternità delle opere di “Pensieri e Parole” di chi vorrà ricordarmi sentendo l’aria muoversi attorno a se.
Siamo il risultato dell’universo che cerca di comprendersi, la vedo di difficile comprensione, ma questa è la mia idea della nostra collocazione nel cosmo.
Dall’innamorarsi all’esser feriti spesso c’è una distanza di breve lunghezza. Molto meno breve è la distanza che separa i ferimento dal dolore e ancor meno breve è il tempo che impiegherai per superarlo.
Riscoprirsi non è male a volte. E nemmeno toccare il fondo lo è. Fa male e questo lo so bene, ma ormai sembra ci abbia fatto l’abitudine, quasi ci vivo sul fondo. Ma quando lo tocchi e lo raschi se non vuoi morire devi risalire e io ho lo sguardo puntato verso l’alto. Le discese non hanno mai fatto parte della mia vita, forse solo qualche pianura. Il resto è sempre stata solo salita e io tosta e decisa come sempre arrivo alla vetta.