Simón Bolívar – Guerra & Pace
Sia maledetto il soldato che spara contro il suo stesso popolo.
Sia maledetto il soldato che spara contro il suo stesso popolo.
Regna la pace solo laddove a parlare è il cuore.
Chi ha vissuto la guerra può capire la pace, ma chi ha vissuto la pace non riuscirà mai a capire la guerra!
L’azzurro è il mio colore, quello che mi dà pace quando sono inquieta.
Papà, il fascio del Cristo ha riacquistato forza e noi che faremo? La mia anima ti raggiunga oltre le terre e oltre la luce, ricorda che la forza di un crimine è distruttiva sia per le vittime che per i carnefici, e come sai tutto si basa sulla causa e sull’effetto, la ruota della storia che gira torna comunque allo stesso punto e gli stessi errori avranno le stesse conseguenze.
Io so perché il mare è salato, so di cosa sono fatte le onde, so cosa si infrange sulle scogliere e cosa lambisce i lidi: sono le troppe lacrime versate da madri, in cerca di figli inghiottiti dall’assurdità di una guerra, sono le troppe lacrime versate da figli orfani del proprio cognome, sono le troppe lacrime non versate da pance vuote di pane e gonfie di niente, sono le troppe lacrime versate da chi è incompreso, ignorato, annullato.
Il nostro sogno è di percorrere in autostop quei paesi che sono stati sconvolti da guerre recenti e non sempre completamente sedate, un viaggio un po’ ardito, lo so, quello di due bellissime spose vestite per un matrimonio. Un matrimonio che forse è già avvenuto e che forse non avverrà, o che forse è rappresentato dal viaggio stesso.