Simona Valvo – Desiderio
Ai desideri non sempre si deve accompagnare la volontà: alcuni sogni vivono bene così, a mezz’aria, oggetto di tensione mai paga e proprio per questo appagante.
Ai desideri non sempre si deve accompagnare la volontà: alcuni sogni vivono bene così, a mezz’aria, oggetto di tensione mai paga e proprio per questo appagante.
Appoggio il viso al vetro, voglio gustare il paesaggio, imprimerlo nella mente, ogni più lieve sfumatura. Le tue braccia che dolcemente mi afferrano, appoggio la testa sul tuo petto, ed i nostri occhi guardano quel lago in lontananza, quella lastra di ghiaccio che lo ricopre, consci che sarà il nostro ultimo incontro. Non voglio sprecare il tempo che ci rimane a guardare l’inverno che sta passando, quel gelo lo sento nel cuore. Mi giro verso te, inizio a spogliarmi, voglio che tu mi guardi, i tuoi occhi seguono ogni mio movimento. M’avvicino a te, solo un piccolo lembo di pizzo, separa le tue mani dal mio corpo. Ma non c’è fretta, ed inizio a sbottonarti la camicia, te la faccio scivolare via, e dove le mie mani passano, la mia bocca si ferma. Sento prepotente il tuo bisogno, le mani si spostano sui bottoni dei pantaloni, gioco con te. Li slaccio, scivolano sulle gambe, sposto la mano per far spazio alle mie labbra. Sento che oramai sei mio, mi allontano, ti guardo ed ora inizia tu a giocare con me!
Avrei voglia di fare qualcosa anche per me ogni tanto, ma non mi resta il tempo.
Il desiderio del mio ego… sognarti.
Spesso si desidera fortemente ciò che ci distrugge.
Se resistiamo alle nostre passioni è più per la loro debolezza che per la nostra forza.
Per coloro che amano e non saranno ricambiati, per coloro che soffrono e non saranno alleviati, per coloro che affondano e non hanno la forza per riemergere, per coloro che si perdono e non riescono a ritrovarsi, per tutti coloro che dalla vita avrebbero meritato il meglio va il mio pensiero e un augurio che presto la vita gli possa sorridere.
Appoggio il viso al vetro, voglio gustare il paesaggio, imprimerlo nella mente, ogni più lieve sfumatura. Le tue braccia che dolcemente mi afferrano, appoggio la testa sul tuo petto, ed i nostri occhi guardano quel lago in lontananza, quella lastra di ghiaccio che lo ricopre, consci che sarà il nostro ultimo incontro. Non voglio sprecare il tempo che ci rimane a guardare l’inverno che sta passando, quel gelo lo sento nel cuore. Mi giro verso te, inizio a spogliarmi, voglio che tu mi guardi, i tuoi occhi seguono ogni mio movimento. M’avvicino a te, solo un piccolo lembo di pizzo, separa le tue mani dal mio corpo. Ma non c’è fretta, ed inizio a sbottonarti la camicia, te la faccio scivolare via, e dove le mie mani passano, la mia bocca si ferma. Sento prepotente il tuo bisogno, le mani si spostano sui bottoni dei pantaloni, gioco con te. Li slaccio, scivolano sulle gambe, sposto la mano per far spazio alle mie labbra. Sento che oramai sei mio, mi allontano, ti guardo ed ora inizia tu a giocare con me!
Avrei voglia di fare qualcosa anche per me ogni tanto, ma non mi resta il tempo.
Il desiderio del mio ego… sognarti.
Spesso si desidera fortemente ciò che ci distrugge.
Se resistiamo alle nostre passioni è più per la loro debolezza che per la nostra forza.
Per coloro che amano e non saranno ricambiati, per coloro che soffrono e non saranno alleviati, per coloro che affondano e non hanno la forza per riemergere, per coloro che si perdono e non riescono a ritrovarsi, per tutti coloro che dalla vita avrebbero meritato il meglio va il mio pensiero e un augurio che presto la vita gli possa sorridere.
Appoggio il viso al vetro, voglio gustare il paesaggio, imprimerlo nella mente, ogni più lieve sfumatura. Le tue braccia che dolcemente mi afferrano, appoggio la testa sul tuo petto, ed i nostri occhi guardano quel lago in lontananza, quella lastra di ghiaccio che lo ricopre, consci che sarà il nostro ultimo incontro. Non voglio sprecare il tempo che ci rimane a guardare l’inverno che sta passando, quel gelo lo sento nel cuore. Mi giro verso te, inizio a spogliarmi, voglio che tu mi guardi, i tuoi occhi seguono ogni mio movimento. M’avvicino a te, solo un piccolo lembo di pizzo, separa le tue mani dal mio corpo. Ma non c’è fretta, ed inizio a sbottonarti la camicia, te la faccio scivolare via, e dove le mie mani passano, la mia bocca si ferma. Sento prepotente il tuo bisogno, le mani si spostano sui bottoni dei pantaloni, gioco con te. Li slaccio, scivolano sulle gambe, sposto la mano per far spazio alle mie labbra. Sento che oramai sei mio, mi allontano, ti guardo ed ora inizia tu a giocare con me!
Avrei voglia di fare qualcosa anche per me ogni tanto, ma non mi resta il tempo.
Il desiderio del mio ego… sognarti.
Spesso si desidera fortemente ciò che ci distrugge.
Se resistiamo alle nostre passioni è più per la loro debolezza che per la nostra forza.
Per coloro che amano e non saranno ricambiati, per coloro che soffrono e non saranno alleviati, per coloro che affondano e non hanno la forza per riemergere, per coloro che si perdono e non riescono a ritrovarsi, per tutti coloro che dalla vita avrebbero meritato il meglio va il mio pensiero e un augurio che presto la vita gli possa sorridere.