Il loro amore era qualcosa che andava oltre qualsiasi cosa terrena; dove lui sarebbe andato contro il tempo e la distanza se solo ne avesse avuto l’opportunità. Lui non credeva pienamente in Dio, non aveva fede, non credeva alla gente, non credeva alla luce del giorno, non credeva al buio della notte, credeva solo al suo amore per lei. E se il tempo provò a separarli, loro alla fine vinsero la sfida. La verità è che lui credeva in lei.
Con lo sguardo fisso, immobile, attento su di lei, mi chiedo perché il dolore e…
Non ho paura della pazzia, ma dell’amore sì.
L’amore è la passione dell’anima!
Pace a me che non so amare ancora ciò che ho e non so non amar quel che non ho.
La fede è un qualcosa di profondo a cui si crede, oggetto, persona o entità che sia. Significa amare al punto da fare per essa qualsiasi sacrificio, qualsiasi rinuncia. È interagire naturalmente con essa, perdonarle tutto accantonando orgoglio e superbia. È piangere per essa di gioia o di disperazione. È empatia. È arrabbiarsi con essa, ma essere sempre pronto a perdonarla. E se la fede è profonda (e la fede, solitamente, lo è), non c’è niente e nessuno che possa offuscarne la bellezza, la lucentezza.
Che tristezza, quando si ama una persona non si trovano mai le parole adatte a definire la grandezza di questo sentimento… così grande che ti può trasportare dalla gioia alla disperazione in un solo momento.