Simone Ghisletti – Tempi Moderni
Il vero problema è che abbiamo telescopi per scoprire l’universo, ma, allo stesso tempo, niente per guardare dentro noi stessi.
Il vero problema è che abbiamo telescopi per scoprire l’universo, ma, allo stesso tempo, niente per guardare dentro noi stessi.
Avere tv con risoluzioni sempre maggiori, per vedere programmi sempre peggiori, è come andare in smoking alla sagra del cinghiale di Frosinone.
Un tempo si scattavano fotografie per immortalare momenti importanti: un bacio, un abbraccio, erano momenti catturati per avere un ricordo con cui piangere, ricordare, rimpiangere. Oggi si scattano foto per metterle su Facebook al fine di dimostrare qualcosa a qualcuno. Un tempo vedevi una persona e te ne innamoravi, ti innamoravi del suo sguardo, del suo modo di parlare, di muoversi, di sorridere, e stavi giorni, settimane o mesi a pensare a come poterti dichiarare a quella persona così importante ma così irraggiungibile. Oggi invece vedi una bella ragazza, l’aggiungi su Facebook, ci chatti, le dici qualcosa di carino, ti ci vedi e voilà inizia il giro interminabile di foto, tag e roba varia. Sembriamo tutti articoli di un catalogo chiamato Facebook. Tutto ciò inizia a non piacermi. Facebook rovina la spontaneità dei sentimenti!
Ci sono due macrocategorie di internauti: chi ha sempre voglia di comunicare e chi ha sempre voglia.
Il male di questa epoca è che sono poche le persone che trattano gli altri come tratterebbero loro stessi.
Chi partecipa alla nuova mensa stabilita da Cristo, morirà insieme a lui.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.