Simone Pirozzi – Filosofia
Un folle teorico è praticamente ragionevole o senza marcia inserita.
Un folle teorico è praticamente ragionevole o senza marcia inserita.
Esiste il concreto pericolo che sia tutto un semplice miscuglio di materia. Chimica e fortuna. Un caos più o meno ordinato. Un caos che, forse, risponde solo a sé stesso. Così inteso, il “caos”, rimanda ancora una volta al metafisico. Si tratta, forse, di un altro modo per non ammettere che la realtà materiale ci spaventa poiché non siamo in grado di capirla?
Inutile pensare al superfluo se il necessario ha un peso inferiore.
Mi dici che una come me non si trova da nessuna parte eppure non ci pensi due volte a mollarmi.Mi dici che il bene prima o poi torna ma io sono anni che lo attendo.Mi dici che che non si può non amarmi, ma in realtà non mi hai mai amata nemmeno tu.Mi dite che troverò anche io la mia pace, e io spero di non divenire pietra prima di trovarla.
Come una foglia secca in un ventoso giorno d’autunno abbandona il ramo e vola in anonimi vortici senza precisa meta così nessun uomo mai potrà dirsi libero.
Creare teorie sulla realtà, in generale razionalizzarla non significa altro se non creare degli insiemi che raggruppano i vari oggetti tra loro, e trovare le connessioni possibili tra questi insiemi.Questo non aggiunge nulla a ciò che già si sa, può solo aiutare a vedere cose che prima non si vedevano, aiuta solo a distinguere gli oggetti, classificarli, e vederne le interconnessioni, ma non avvicina neanche un po’ alla soluzione delle grandi domande.Prima ci si chiedeva come mai le mele cadessero dagli alberi, oggi ci si chiede come mai esistono le particelle e come mai queste abbiano massa.La domanda si è solo spostata.E allora come mai continuiamo in un processo che non porta alla soluzione delle domande, ma porta unicamente a creare categorie, e notare cose che prima non si notavano?Perché ci piace tenere la mente occupata, e ci fa paura non pensare.Il ragionamento in se non porta a nulla.E allora perché io propongo e continuo questo ragionamento?Perché la coerenza non è umana.
Umanamente l'”essere” non ha accesso all’infinito, se non come “non essere”.