Simone Pirozzi – Stati d’Animo
Saltavo sulle ombre e, a volte, sulla mia. Sfuggente. Come me.
Saltavo sulle ombre e, a volte, sulla mia. Sfuggente. Come me.
Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo. Non conosceva stanchezza. Non conosceva clemenza. Se tu lo guardi te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia la notte.
Le sensazioni sono informazioni silenziose, che a volte devono rimanere tali.
Nell’intensità di uno sguardo sono concentrate un’infinità di parole non dette.
Quando non ce la fai più fermati e respira, ma come fai a respirare se ti senti scoppiare dentro? Allora guarda il cielo e tutto ti sembrerà più chiaro.
Ed è così bello essere in compagnia e sentirsi finalmente soli.
I sentimenti, bellissimi se sono sinceri e si esprimono essenzialmente con i fatti, le parole sono solo il contorno.