Simone Rotondi – Ateismo
Non credo né in santi né in miracoli, perché vivo di pianti e di ostacoli.
Non credo né in santi né in miracoli, perché vivo di pianti e di ostacoli.
Dio non crede in me… per quale motivo dovrei credere in lui?
I credenti non vogliono rispetto, ma sottomissione.Pretendere che un ateo non possa criticare le credenze religiose, anche tramite la satira più estrema, significa pretendere la sottomissione della libertà di pensiero alla fede.Una fede che, tra l’altro, rappresenta un insulto alla ragione, alla logica e al buon senso, tutte cose che per un razionalista hanno valore, quindi dovrebbero essere gli atei a chiedere rispetto per la loro razionalità, continuamente stuprata dalle credenze religiose, tanto irrazionali quanto ridicole.
L’ateo che nega l’esistenza di Dio, in parte, afferma anche una verità di Dio; la…
Una volta credevo in Dio, poi ho scoperto Babbo Natale.
Se provo ad immaginare Dio lo vedo indossare un camice verde e una mascherina sul viso, pronto ad allungare le mani di lattice sui resti della sua Creazione; non posso vederlo ma so che sorride compiaciuto mentre si prepara all’intervento con la beata ed incosciente spensieratezza dell’onnipotenza, la stessa del chirurgo che, nel mezzo di una operazione a cuore aperto, si cruccia per le sole vuote preoccupazioni che una vita di indolente compostezza gli riserva.
Un ateo che si vanta di esserlo non è per nulla diverso da un credente…