Sofia Sanvido – Medicina e salute
Che alla fine, la vera medicina sta nell’ammalarsi di qualcos’altro.
Che alla fine, la vera medicina sta nell’ammalarsi di qualcos’altro.
La malattia è un male rafforzato dalle nostre ossessioni. Perché lo si definisce male e non un bene?
La medicina è mia moglie, e la letteratura è la mia amante. Quando mi stanco dell’una, passo la notte con l’altra. So che è irregolare, ma così è meno noioso, e poi nessuna delle due ha niente da perdere a causa della mia infedeltà.
Generali e medici entrano in Paradiso attraverso la porta dei fornitori.
La medicina è la sola professione che lotta incessantemente per distruggere la ragione della propria esistenza.
Faccio l’infermiera, da anni assisto malati, conforto i parenti, lotto con loro… Il lavoro diventa routine? Si, non puoi, non devi farti coinvolgere emotivamente, è un lavoro di prontezza, intuizione, velocità, nel momento in cui devi aiutare qualcuno a vivere. Poi… a casa rielaboro il caso, il momento, la persona… spesso scivola una lacrima, il cuore si chiude in un pugno di doloroso sconforto. Qualcuno non è più con noi… Con rabbia, asciugo le lacrime, pronta a ricominciare, luce nel buio della sofferenza…
La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi.
La malattia è un male rafforzato dalle nostre ossessioni. Perché lo si definisce male e non un bene?
La medicina è mia moglie, e la letteratura è la mia amante. Quando mi stanco dell’una, passo la notte con l’altra. So che è irregolare, ma così è meno noioso, e poi nessuna delle due ha niente da perdere a causa della mia infedeltà.
Generali e medici entrano in Paradiso attraverso la porta dei fornitori.
La medicina è la sola professione che lotta incessantemente per distruggere la ragione della propria esistenza.
Faccio l’infermiera, da anni assisto malati, conforto i parenti, lotto con loro… Il lavoro diventa routine? Si, non puoi, non devi farti coinvolgere emotivamente, è un lavoro di prontezza, intuizione, velocità, nel momento in cui devi aiutare qualcuno a vivere. Poi… a casa rielaboro il caso, il momento, la persona… spesso scivola una lacrima, il cuore si chiude in un pugno di doloroso sconforto. Qualcuno non è più con noi… Con rabbia, asciugo le lacrime, pronta a ricominciare, luce nel buio della sofferenza…
La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi.
La malattia è un male rafforzato dalle nostre ossessioni. Perché lo si definisce male e non un bene?
La medicina è mia moglie, e la letteratura è la mia amante. Quando mi stanco dell’una, passo la notte con l’altra. So che è irregolare, ma così è meno noioso, e poi nessuna delle due ha niente da perdere a causa della mia infedeltà.
Generali e medici entrano in Paradiso attraverso la porta dei fornitori.
La medicina è la sola professione che lotta incessantemente per distruggere la ragione della propria esistenza.
Faccio l’infermiera, da anni assisto malati, conforto i parenti, lotto con loro… Il lavoro diventa routine? Si, non puoi, non devi farti coinvolgere emotivamente, è un lavoro di prontezza, intuizione, velocità, nel momento in cui devi aiutare qualcuno a vivere. Poi… a casa rielaboro il caso, il momento, la persona… spesso scivola una lacrima, il cuore si chiude in un pugno di doloroso sconforto. Qualcuno non è più con noi… Con rabbia, asciugo le lacrime, pronta a ricominciare, luce nel buio della sofferenza…
La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi.