Sofia Tolstoj (Andreevna Bers) – Uomini & Donne
Sono per lui una fonte di piacere, una infermiera, un mobile, una donna: niente di più.
Sono per lui una fonte di piacere, una infermiera, un mobile, una donna: niente di più.
Fingiamo di essere delle finte acide, ma la verità è che siamo fragili.
I figli hanno sempre un desiderio ribelle di essere disillusi da ciò che ha affascinato i loro padri.
Non puoi vedere l’immensità che si porta dentro, ma puoi sentire il profumo della dignità.
Tu che pensi di essere migliore di tutti mi fai solo ridere. Rilassati, respira e pensa per te. Nessuno è perfetto, soprattutto chi giudica.
La mia era divenuta un’esistenza priva di senso, un insieme di frammenti anonimi dispersi come i cocci di un vaso di cristallo infranto: nessuno si era mai preoccupato di chinarsi a raccogliermi e mettere a posto quei pezzi taglienti come aghi, correndo il rischio di tagliarsi. Poi nella mia vita era entrato lui, in punta di piedi, senza far rumore; aveva avuto la pazienza di accettare me e le mie insicurezze, e fare di quest’ultime i tratti salienti della mia forza.
La “libertà” della casalinga sta […] nel suo isolamento.
Fingiamo di essere delle finte acide, ma la verità è che siamo fragili.
I figli hanno sempre un desiderio ribelle di essere disillusi da ciò che ha affascinato i loro padri.
Non puoi vedere l’immensità che si porta dentro, ma puoi sentire il profumo della dignità.
Tu che pensi di essere migliore di tutti mi fai solo ridere. Rilassati, respira e pensa per te. Nessuno è perfetto, soprattutto chi giudica.
La mia era divenuta un’esistenza priva di senso, un insieme di frammenti anonimi dispersi come i cocci di un vaso di cristallo infranto: nessuno si era mai preoccupato di chinarsi a raccogliermi e mettere a posto quei pezzi taglienti come aghi, correndo il rischio di tagliarsi. Poi nella mia vita era entrato lui, in punta di piedi, senza far rumore; aveva avuto la pazienza di accettare me e le mie insicurezze, e fare di quest’ultime i tratti salienti della mia forza.
La “libertà” della casalinga sta […] nel suo isolamento.
Fingiamo di essere delle finte acide, ma la verità è che siamo fragili.
I figli hanno sempre un desiderio ribelle di essere disillusi da ciò che ha affascinato i loro padri.
Non puoi vedere l’immensità che si porta dentro, ma puoi sentire il profumo della dignità.
Tu che pensi di essere migliore di tutti mi fai solo ridere. Rilassati, respira e pensa per te. Nessuno è perfetto, soprattutto chi giudica.
La mia era divenuta un’esistenza priva di senso, un insieme di frammenti anonimi dispersi come i cocci di un vaso di cristallo infranto: nessuno si era mai preoccupato di chinarsi a raccogliermi e mettere a posto quei pezzi taglienti come aghi, correndo il rischio di tagliarsi. Poi nella mia vita era entrato lui, in punta di piedi, senza far rumore; aveva avuto la pazienza di accettare me e le mie insicurezze, e fare di quest’ultime i tratti salienti della mia forza.
La “libertà” della casalinga sta […] nel suo isolamento.