Ne sentiva ancora l’odore. Quel profumo che sa di occasioni mancate, di tempo forse sprecato, di attimi oramai perduti. Quel profumo che ha la nostalgica fragranza di ricordi mai del tutto sepolti, ricordi che riescono ancora a stringerti il cuore.
Ogni ricordo è malinconico perché porta in sé l’idea del tempo.
Eravamo nati per morire, ci siamo illusi per gioire, adesso siamo solamente un ricordo che se ne va a marcire.
Ci sono poi anime sempre assetate, sempre in fiamme. Tanto che, le piccole gocce di “rugiada” che riescono ad ottenere, non bastano mai a dissetarle, ad appagarle. Mai soddisfatte e sempre alla ricerca di quel qualcosa che non trovano mai. Votate ad un eterna inquietudine!
Di una cosa sono sicura: il tempo non cancella “niente”, ma sa nascondere tutto sotto la polvere della vita.
Non ho bisogno di “finestre” per far prendere luce ed aria alla mia realtà. Ho scoperto che quando non riesco più a respirare, io posso aprire “portoni” e indirizzare la mia vita su un’infinità di nuovi scenari.
Il rifugio più sicuro rischia di diventare una prigione dalla quale difficilmente potrai evadere, se non affronti i tuoi limiti e non provi a superarli.