Sonia Sacco – Società
Sognavi di spezzare il mondo e piegarlo al tuo volere. Poi impari che è il mondo a spezzare te… e lo fa quando meno te lo aspetti.
Sognavi di spezzare il mondo e piegarlo al tuo volere. Poi impari che è il mondo a spezzare te… e lo fa quando meno te lo aspetti.
Il giusto valore di un prodotto dovrebbe essere determinato dal mercato, cioè dalla domanda e dall’offerta; ma cosa accade se il mercato è stupido, corrotto, vanitoso e spudoratamente inquinato.
Rispondere alle domande del censimento, ai cui dettanti legge non frega altro che il numero delle stanze della tua casa, se sei coniugato o no, se hai studiato o no, e poco altro, compreso se lavori o no, e alla fine? Rendersi conto di aver perso solo del tempo prezioso aspettando di ascoltare i risultati del censimento in percentuali al Tg o leggerli sui giornali. A nessuno importa se c’è chi è senza lavoro, senza casa, senza il diritto sacrosanto di vivere la propria vita dignitosamente mentre c’è chi vive nel lusso e nello sfarzo approfittando della scusa della crisi, inventata dagli stessi che vivono nel lusso e nello sfarzo, chiedendo al popolo di pagare più tasse, che se poi sei disoccupato e non puoi pagarle dove vai a prenderli i soldi per fare campare questi ladroni? Loro che tagliando i fondi alla sanità e alla scuola, rubano, nel vero senso della parola, a chi non ha un bel niente.
Chi ci salverà da questa gentaglia che ha la presunzione di cambiare il mondo succhiandoci il sangue come vampiri?
Ogni giorno scriviamo una nuova pagina del grande libro chiamato Vita. L’augurio più grande che possiamo farci è che ci siano tante note piene di serenità, poche azioni riprovevoli e intrise di egoismo e molte giornate dedicate a ciò che di più caro potremo mai avere, cioè affetti e famiglia… Insomma, che sia un libro degno non solo di essere scritto, ma sopratutto di essere riletto, quando durante la vecchiaia andremo indietro con i ricordi.
A chi odia con giusti motivi è caldamente sconsigliata la notte che porta consiglio. Il mattino dopo si alzerebbe dal letto un assassino non perseguibile per buonsenso, ma ingiustamente perseguitato per legge.
È nel loro universo fatto di gioco e colori che anelerei a perdermi. In quell’innocenza che permette di vedere solo il buono del mondo. In quella serenità d’animo che le intemperie della vita non hanno ancora intaccato. In quello sguardo verso un futuro ancora tutto carico di promesse. Ed è nella semplicità del loro cuore che vorrei dimorare… Perché non c’è nulla di più puro al mondo, del cuore di un bambino.