Sonia Sacco – Stati d’Animo
Il primo pensiero del mattino rincorre sempre l’ultimo della notte.
Il primo pensiero del mattino rincorre sempre l’ultimo della notte.
Caspita! Quanto mi dispiace dover dire che sto maledettamente bene con me stessa e tra la gente. Sto maledettamente bene in mezzo ai folli e ai pazzi che usano la loro follia in modo intelligente però. È si; mi amo proprio cosi come sono: a volte adorabile, altre volte decisamente insopportabile!
Tanti si lamentano del freddo che fa fuori… io mi preoccupo del gelo che le persone hanno dentro, difficile da eliminare, guardo il soffitto e penso: se queste persone un giorno incontrassero un po’ di calore umano cosa succederebbe? Si scioglierebbero come neve al sole? Niente erano prima e niente continueranno a essere.
Oggi voglio bruciare i petali di un brivido per sentirne l’odore, e accarezzarne anche le spine per vivere appieno ogni singola emozione.
E la futilità scomparve dai loro visi, pur lasciando qualcosa dietro di sé: la consapevolezza che esse non avrebbero mai potuto essere divise, perché il loro affetto era radicato in cose comuni. Spiegazioni e appelli non avevano avuto successo; avevano cercato un punto d’incontro comune e si erano soltanto rese infelici l’un l’altra. E intanto la loro salvezza stava tutt’intorno a loro: il passato che santifica il presente; il presente, con il suo tremendo batticuore, il quale dichiara che dopo tutto vi sarà un futuro, con risa e voci di bimbi.
Un giorno senza un grazie detto o ricevuto, senza un sorriso fatto o ricevuto, senza un pensiero al passato o al futuro, senza un contributo morale o materiale; un giorno privo della benché minima emozione è un giorno non vissuto.
Certa gente mi scivola talmente in basso che per avanzare non potrà far altro che strisciare.