Sophie Kinsella – Uomini & Donne
Ho ritratto la sola che volevo ritrarre.
Ho ritratto la sola che volevo ritrarre.
Malgrado tutte le giornate storte, i problemi, le cazzate della gente, le delusioni, io trovo ancora dentro me la forza per andare avanti e non abbattermi. Come faccio? Non lo so! So solo che una vera donna può piegarsi, versare lacrime per ore, per giorni, ma si rialza sempre più forte di prima, non si lascia abbattere ne per se stessa, ne per le persone che ama. Una donna è così piange piange, ma sfoggia sempre il suo sorriso più bello, e si rialza. Perché nella loro fragilità da principesse. Il loro animo è guerriero.
Un uomo che moraleggia è di solito un ipocrita, una donna che moraleggia è inevitabilmente brutta.
Ogni uomo è l’architetto della propria fortuna.
Primo nemico di se stesso è l’amor proprio: induce gli uomini al matrimonio e le donne al divorzio.
Viaggiavo in autostrada, questa estate, in compagnia di una amica portogruarese, che chiamerò Olga, una passeggera piuttosto loquace, di quelle che non smettono mai di parlare contribuendo così a mantenerti bene sveglio. Suona un cellulare, è il suo. Lei prosegue a divulgare il suo verbo al mondo e intanto apre la borsetta e fruga, rovista e scandaglia, ma il telefono continua a squillare, con una di quelle suonerie petulanti che ti fanno innervosire; infine Olga si dà una manata sulla fronte e piagnucola: “Oddio! Vuoi vedere che l’ho dimenticato a casa?”
Due sono i giorni più belli di una donna, quando si sposa e quando mette al mondo un figlio.