Soumaya Serena – Vita
Solo i momenti difficili ci fanno scoprire la nostra vera essenza, e solo in quei momenti impariamo ad essere più forti, perché sarà l’unica scelta che avremo.
Solo i momenti difficili ci fanno scoprire la nostra vera essenza, e solo in quei momenti impariamo ad essere più forti, perché sarà l’unica scelta che avremo.
È nel momento in cui dubiti di volare che perdi per sempre la facoltà di farlo.
Le “buone” carte vanno giocate quando è il loro momento, non bisogna tenerle troppo in mano perché la partita potrebbe essere interrotta prima della sua fine, non si ha quindi il tempo di giocarle. Oppure si potrebbe arriva alla fine e accorgersi che le carte che non abbiamo giocato erano ottime per il centro partita ma inutili per il finale, insomma bisogna essere vigili e bravi a riconoscere il momento in cui le nostre carte sono vincenti e vanno giocate. Il vero segreto della vita è cogliere l’attimo ma penso sia una colossale botta di culo. La vita è costituita da infiniti attimi, ma solo uno è quello giusto e quindi per una questione statistica siamo destinati a fallire.
Quante volte ti dicono che sei cambiato, se diventato cinico, scostante, arrogante. Ti ritrovi con le tue maschere che non ti riconoscono più, i dolori, le sconfitte ma anche le vittorie e quanto tempo hai impiegato a far rimarginare in apparenza le tue ferite. Poi ti accorgi che a volte ti basta un sorriso sconosciuto, inatteso per ricordanti cosa sei veramente, anche se probabilmente gli altri, non lo sapranno mai, e tutto ricomincia come in una farsa dove tu sei l’unico spettatore.
Capirsi ormai sembra impossibile, Gente ormai troppo piena di se, poco disposta ad ascoltare. Ognuno sta con chi gli conviene, punta a ciò che gli interessa e se per ottenerlo calpesta gli altri poco gli importa!
Se è vero che la sofferenza insegna, non finiremo mai di imparare.
Mentre quello raccontava queste cose, io facevo il paragone tra la mia antica fortuna e la presente disgrazia, tra il Lucio felice di allora e l’asino infelice di adesso, e gemevo dal profondo dell’anima; e mi veniva in mente che non per nulla gli antichi saggi del passato avevano immaginato e rivelato che la Fortuna è cieca e addirittura senza occhi, perché prodiga sempre i suoi favori ai malvagi e a chi non lo merita, e tra gli uomini non sceglie mai nessuno con criterio, ma anzi si accompagna per lo più a persone tali che, se ci vedesse, dovrebbe assolutamente evitare e, ciò che è ancor peggio, conferisce a noi uomini una reputazione molto diversa, anzi proprio alla rovescia, così che il malvagio si gloria della nomea di uomo dabbene e l’uomo più innocente del mondo viene colpito dalla fama di criminale.
È nel momento in cui dubiti di volare che perdi per sempre la facoltà di farlo.
Le “buone” carte vanno giocate quando è il loro momento, non bisogna tenerle troppo in mano perché la partita potrebbe essere interrotta prima della sua fine, non si ha quindi il tempo di giocarle. Oppure si potrebbe arriva alla fine e accorgersi che le carte che non abbiamo giocato erano ottime per il centro partita ma inutili per il finale, insomma bisogna essere vigili e bravi a riconoscere il momento in cui le nostre carte sono vincenti e vanno giocate. Il vero segreto della vita è cogliere l’attimo ma penso sia una colossale botta di culo. La vita è costituita da infiniti attimi, ma solo uno è quello giusto e quindi per una questione statistica siamo destinati a fallire.
Quante volte ti dicono che sei cambiato, se diventato cinico, scostante, arrogante. Ti ritrovi con le tue maschere che non ti riconoscono più, i dolori, le sconfitte ma anche le vittorie e quanto tempo hai impiegato a far rimarginare in apparenza le tue ferite. Poi ti accorgi che a volte ti basta un sorriso sconosciuto, inatteso per ricordanti cosa sei veramente, anche se probabilmente gli altri, non lo sapranno mai, e tutto ricomincia come in una farsa dove tu sei l’unico spettatore.
Capirsi ormai sembra impossibile, Gente ormai troppo piena di se, poco disposta ad ascoltare. Ognuno sta con chi gli conviene, punta a ciò che gli interessa e se per ottenerlo calpesta gli altri poco gli importa!
Se è vero che la sofferenza insegna, non finiremo mai di imparare.
Mentre quello raccontava queste cose, io facevo il paragone tra la mia antica fortuna e la presente disgrazia, tra il Lucio felice di allora e l’asino infelice di adesso, e gemevo dal profondo dell’anima; e mi veniva in mente che non per nulla gli antichi saggi del passato avevano immaginato e rivelato che la Fortuna è cieca e addirittura senza occhi, perché prodiga sempre i suoi favori ai malvagi e a chi non lo merita, e tra gli uomini non sceglie mai nessuno con criterio, ma anzi si accompagna per lo più a persone tali che, se ci vedesse, dovrebbe assolutamente evitare e, ciò che è ancor peggio, conferisce a noi uomini una reputazione molto diversa, anzi proprio alla rovescia, così che il malvagio si gloria della nomea di uomo dabbene e l’uomo più innocente del mondo viene colpito dalla fama di criminale.
È nel momento in cui dubiti di volare che perdi per sempre la facoltà di farlo.
Le “buone” carte vanno giocate quando è il loro momento, non bisogna tenerle troppo in mano perché la partita potrebbe essere interrotta prima della sua fine, non si ha quindi il tempo di giocarle. Oppure si potrebbe arriva alla fine e accorgersi che le carte che non abbiamo giocato erano ottime per il centro partita ma inutili per il finale, insomma bisogna essere vigili e bravi a riconoscere il momento in cui le nostre carte sono vincenti e vanno giocate. Il vero segreto della vita è cogliere l’attimo ma penso sia una colossale botta di culo. La vita è costituita da infiniti attimi, ma solo uno è quello giusto e quindi per una questione statistica siamo destinati a fallire.
Quante volte ti dicono che sei cambiato, se diventato cinico, scostante, arrogante. Ti ritrovi con le tue maschere che non ti riconoscono più, i dolori, le sconfitte ma anche le vittorie e quanto tempo hai impiegato a far rimarginare in apparenza le tue ferite. Poi ti accorgi che a volte ti basta un sorriso sconosciuto, inatteso per ricordanti cosa sei veramente, anche se probabilmente gli altri, non lo sapranno mai, e tutto ricomincia come in una farsa dove tu sei l’unico spettatore.
Capirsi ormai sembra impossibile, Gente ormai troppo piena di se, poco disposta ad ascoltare. Ognuno sta con chi gli conviene, punta a ciò che gli interessa e se per ottenerlo calpesta gli altri poco gli importa!
Se è vero che la sofferenza insegna, non finiremo mai di imparare.
Mentre quello raccontava queste cose, io facevo il paragone tra la mia antica fortuna e la presente disgrazia, tra il Lucio felice di allora e l’asino infelice di adesso, e gemevo dal profondo dell’anima; e mi veniva in mente che non per nulla gli antichi saggi del passato avevano immaginato e rivelato che la Fortuna è cieca e addirittura senza occhi, perché prodiga sempre i suoi favori ai malvagi e a chi non lo merita, e tra gli uomini non sceglie mai nessuno con criterio, ma anzi si accompagna per lo più a persone tali che, se ci vedesse, dovrebbe assolutamente evitare e, ciò che è ancor peggio, conferisce a noi uomini una reputazione molto diversa, anzi proprio alla rovescia, così che il malvagio si gloria della nomea di uomo dabbene e l’uomo più innocente del mondo viene colpito dalla fama di criminale.